Per l'Italia ko e figuraccia a San Siro, Polverosi: "Ma non perdiamo la fiducia adesso"
"Ci stava piacendo l’Italia. Ma eravamo sorpresi a guardare la Norvegia". Inizia così il commento di Alberto Polverosi, prima firma del Corriere dello Sport, in merito al ko con figuraccia subito ieri sera a San Siro dall'Italia contro la Norvegia. [...] "E’ più forte di noi, molto più forte di noi, troppo più forte di noi, lo sapevamo, lo avevamo capito bene a Oslo e ne eravamo convinti già prima di ieri quando, nel secondo tempo, è bastato che alzasse il ritmo, aumentasse la pressione e mostrasse il ghigno cattivo per spingere indietro la Nazionale e segnare a raffica". [...]
[...] "Era il primo avversario di spessore della gestione-Gattuso - continua Polverosi -, che prima di questa batosta aveva infilato cinque vittorie su cinque. Si è fermato contro i mostri di Norvegia, proprio come era capitato al suo predecessore. Oslo c’era rimasta qui, come una spina in gola, ora le spine sono diventate due. E fanno male". [...]
[...] "Gattuso dovrà lavorare sulla testa di questa squadra, non dovrà permettere agli azzurri di perdere altra fiducia, altra autostima. Ci aspettano i playoff, la partita con la Norvegia, come lo era stata quella in Moldavia, era diventata un’amichevole. Finita male, malissimo per noi, ma non è proprio il caso di abbattersi adesso. E poi uno spunto positivo c’è stato: a San Siro si è confermato quel ragazzone che fa il centravanti, vent’anni, 191 centimetri, 79 chili, al terzo gol in cinque presenze con la Nazionale. Pio Esposito è il nostro futuro. Ora ne abbiamo tre di centravanti, anche se senza troppi sorrisi possiamo ripartire da qui", conclude Polverosi sulle pagine del Corriere dello Sport.
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