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Qual è stato il senso di rinnovare il contratto a Igor Tudor?TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 13:21Serie A
di Andrea Losapio

Qual è stato il senso di rinnovare il contratto a Igor Tudor?

Igor Tudor ha rinnovato il contratto il 13 giugno del 2025, appena prima l'inizio del Mondiale per Club. Una scelta fino al 30 giugno del 2027, due anni per "mettere al sicuro" un tecnico che altrimenti avrebbe dovuto sorreggere le pressioni di una piazza sempre più in balia delle onde. Aveva appena raggiunto la qualificazione in Champions League come quarto in classifica - non senza diversi problemi nell'ultima sfida contro il Venezia, vinta per 2-3 - e quindi era scattata la clausola fino al 30 giugno del 2026. Un anno quindi per dimostrare di valere la Juventus dopo le otto partite da traghettatore. Invece, dopo il naufragio della trattativa Antonio Conte e l'addio di Cristiano Giuntoli, ecco il rinnovo. Francamente inspiegabile perché era evidente come potesse essere un soggetto a rischio. Perché la Juve avrebbe avuto bisogno di un tecnico di spessore internazionale (un Klopp, per dirne uno) per lasciarlo lavorare e avere fiducia nel futuro. Così invece è stata fatta una mossa sballata e che rischia di avere delle ripercussioni, visto che lo stesso Elkann non vuole avere tre allenatori a libro paga fino al 2027: ci sono già Tudor e Thiago Motta, entrambi con quella scadenza. Poi certo, ci sono le parole di Tudor, datate ma non troppo, nel momento della presentazione. "Si vive il presente e il momento anche in questo lavoro, non mi cambia niente avere 10 anni di contratto o sei mesi, io faccio quello che devo fare al massimo. Io qui vorrei restare 10 anni, ma quello che accadrà in futuro non si può controllare". Il contratto non è mai stato un problema, per Tudor. Per altri forse sì.