Ince si interroga: "Inter-Liverpool, a dura prova le mie emozioni. Chiesa? Non capisco una cosa"
Il "Governatore" del centrocampo dell'Inter tra 1995 e 1997, Paule Ince, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport in vista del match stellare di Champions League in ordine questa sera a San Siro. Una gara da doppio ex: "Molto speciale, mette a dura prova le mie emozioni: non siamo in tanti a poter dire di aver giocato sia per il Liverpool che per l’Inter".
Anche se una preferenza c'è tra i due club: "A Milano, però, è scattata una connessione che non ho mai provato, anche se pure a Liverpool mi sono sentito parte di una famiglia", tenta di non sbilanciarsi l'ex centrocampista inglese. "Perdere il derby con il Milan, lo ammetto, mi ha deluso molto: avevo con me una buona bottiglia da stappare, mi è servita per consolarmi (ride, ndr)". E ha proseguito: "La reazione, però, è stata immediata: l’Inter è nel momento giusto per decollare. Ma occhio al Liverpool, non pensate sia facile solo per il caos che sta vivendo...".
Prima dell'incrocio tra Inter e Liverpool, però, in Inghilterra è scoppiato il caso Salah per le dichiarazioni fortissime contro club e allenatore. Lasciando intendere che il suo futuro potrebbe presto essere lontano da Anfield: "Molto delicato, parliamo di una leggenda del club. Le sue dichiarazioni hanno avuto un timing sba- gliato, ma c’è qualcosa di molto profondo da analizzare", la considerazione di Ince. Lo stesso che si è soffermato su un'altra grande assenza, per quello che sarebbe potuto essere il revival di un Derby d'Italia visto il passato alla Juventus: "Peccato che non sia a San Siro, come Chiesa, che io ho sempre adorato: al di là di questa volta, non capisco perché Federico non giochi di più".
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