Torino, Paleari: "Il 5-0 subito contro l'Inter ci ha unito. Baroni? Da lui posso imparare tanto"
"Sono più sereno, in questi anni ho lavorato tanto e ora riesco a gestire meglio le emozioni. Il pubblico mi spinge tanto, è bello entrare in campo e sentirsi acclamare, ti da quella carica in più". Parla così il portiere del Torino, Alberto Paleari, nella lunga intervista a Dazn: "La maglia del Torino è una maglia pesante, ma che ti trasmette un grande senso di appartenenza. I tifosi del Toro sono contenti se vedono un calciatore che non molla mai, e in questo io mi sono immedesimato molto sin dal primo giorno. Dare tutto dal primo all’ultimo è quello che mi ha sempre contraddistinto per tutta la mai carriera, sin da quando giocavo nelle categorie inferiori, è sempre stato il mio stile di gioco. Se i tifosi lo apprezzano è una grande cosa per me".
Essere secondo - "Non è facile essere leader di una squadra anche quando non si gioca. Quando il tuo nome non compare sulla lavagna non è mai facile, ma cerchi di dare sempre il tuo contributo a chi gioca, non sono mai stato uno che ha messo l’ego davanti. In quei momenti mi sono sempre detto “Oggi non è il tuo turno, ma devi dare il tuo contributo a chi gioca, a chi porta in alto il nome del Toro".
Il derby - "È una cosa che mi fa godere, vedere che dopo una scivolata il mio difensore che si rialza e mi guarda sorridente mi riempie di orgoglio e mi fa dare ancora di più. Abbiamo cercato di tenere il derby aperto fino alla fine per poi cercare di vincerlo, come reparto sicuramente ci siamo riusciti, abbiamo fatto una prestazione corale".
Il 5-0 contro l'Inter - "Quello con l’Inter è stato un risultato che ha fatto tanto rumore, ma posso dire che per quanto riguarda lo spogliatoio quella sconfitta ci ha unito, ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti “da domani dobbiamo spingere molto di più“. Abbiamo capito quali sono stati gli errori e stiamo cercando di non commetterli più".
Mister Baroni - "Il mister riesce a mantenere tutti sul pezzo. Anche nelle partite più difficili è riuscito a mantenere la calma e responsabilizzarci. Si è messo in primo piano per cercare subito di trovare la soluzione. Da lui posso imparare tanto: la capacità di gestione dei momenti, e dei giocatori che giocano meno. Lui dice sempre che non vuole creare delle gerarchie, ma mantenere tutti allo stesso livello".
Paleari su Simeone - "Simeone essendo un giocatore di altissimo livello ha portato fame e voglia di essere precisi sia in campo che in allenamento. È uno di quelli che arriva per primi al campo, per i giovani seguire degli esempi positivi, dei leader così, fa solo bene".
Il Como - "Il Como è una squadra con grandissima qualità, cerca di dare ritmo ed indirizzare la partita a suo favore. Dovremo riuscire a sfruttare le loro criticità, e cercare di far esultare questo bellissimo pubblico".
La parata preferita - "La mia parata preferita è quella su Conceicao, su cui non è stato dato il calcio d’angolo. Siamo stati tutta la settimana a studiarlo nei dettagli con i preparatori per capire quando sarebbe rientrato sul mancino, quando avrebbe crossato o calciato. Dopo esserci esercitati tanto, il fatto che sia poi successo in partita è un qualcosa che ti rimane dentro".
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