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tmw / inter / Il Due di Piccari
Chivu, Gasperini, Spalletti, Sarri: la forza delle idee. Allegri e le max frenate. Napoli scaricoTUTTO mercato WEB
Oggi alle 18:04Il Due di Piccari
di Marco Piccari

Chivu, Gasperini, Spalletti, Sarri: la forza delle idee. Allegri e le max frenate. Napoli scarico

Come tutte le settimane torna la rubrica del direttore di Tmwradio Marco Piccari, che analizza i temi più importanti della 15ª giornata di serie A Due di Cuori In questa giornata di campionato vincono le idee. E vincono gli uomini che le sanno trasmettere. Sarri, Chivu, Gasperini e Spalletti sono i protagonisti del turno. Allenatori che incidono non solo sul campo, ma nella testa delle squadre. La copertina se la prende Maurizio Sarri. La sua Lazio vince a Parma restando in nove uomini e lo fa senza rinnegare sé stessa. Non è una vittoria di pura sopravvivenza, ma di identità. Anche in inferiorità numerica la Lazio continua a pressare, a palleggiare, a gestire. Non perde mai il controllo emotivo della partita. È la dimostrazione più chiara di quanto la mano dell’allenatore sia ormai evidente. Ora tocca alla società: chi ha un’idea così forte va sostenuto. Gennaio e vicino servono i fatti e non le parole. Sta convincendo sempre di più anche Cristian Chivu. I dubbi iniziali stanno lasciando spazio ai fatti. L’Inter vince ancora, questa volta a Genova, mostrando personalità, aggressività e capacità di soffrire. Segnali importanti arrivano anche dalle seconde linee, sempre più coinvolte e affidabili. Terza vittoria consecutiva, doppio sorpasso su Milan e Napoli e sensazione chiara: questo scatto può diventare qualcosa di più. Risposta netta della Roma di Gasperini, che spazza via il Como e cancella la brutta prova di Cagliari. È una Roma intensa, aggressiva, organizzata. Una squadra che gioca in totale sintonia con i principi del suo allenatore. Se a gennaio dovesse arrivare un attaccante vero, il salto di qualità potrebbe essere molto lungo. Segnali incoraggianti anche dalla Juventus, che espugna Bologna con una vittoria pesantissima in chiave Champions. Ma più del risultato conta la prestazione. Si vedono finalmente le idee di Spalletti: pressing ordinato, maggiore incisività offensiva, buona partecipazione dei subentrati. La precisione va migliorata, ma la direzione è chiara. La partita con la Roma sarà il vero banco di prova. Due di Picche C’è chi accelera e chi, invece, frena di colpo. Il Napoli di Conte si ferma bruscamente a Udine. Dopo tre vittorie consecutive arriva una prestazione inspiegabile: zero tiri in porta, nessuna reazione, totale dominio dell’Udinese. Una squadra scarica, fisicamente e mentalmente. Preoccupante anche l’immobilismo della panchina. Il doppio impegno continua a pesare su un gruppo falcidiato dagli infortuni. A metà dicembre i KO sono già troppi e il problema non può più essere ignorato. Ma non lo dite a Conte altrimenti si arrabbia. In casa Milan il copione è sempre lo stesso. Con le grandi la squadra di Allegri si esalta, con le altre si inceppa. Il pareggio per 2-2 contro il Sassuolo è l’ennesimo campanello d’allarme: terzo pari identico in stagione, dopo Pisa e Parma, a cui va aggiunta la sconfitta con la Cremonese. Le occasioni non mancano, ma la fragilità nel difendere il risultato è ormai strutturale. Otto gol subiti contro squadre medio-piccole sono troppi. E sette punti persi a metà dicembre pesano come macigni. Così lo scudetto si allontana e anche il quarto posto non è più così scontato. La Fiorentina, infine, sprofonda nel silenzio. Contro il Verona arriva un’altra sconfitta e il conto delle partite senza vittorie sale a quindici. A questo punto non è più una crisi, ma una deriva. E la parola salvezza comincia a sembrare un miraggio. E’ tutto da rifare e non potrebbe bastare. Jolly Il jolly lo pesca la Roma. Wesley firma il gol che stende il Como con un diagonale preciso e pesantissimo. Una rete che vale tre punti e alimenta il grande sogno.