Ambrosini sull'Inter: "Sensazione di ferocia agonistica incarnata da Lautaro Martinez"

Non che avesse bisogno di dimostrare poi molto, ma Lautaro Martinez è tornato a viaggiare ad una media gol consona ai suoi standard trascinando l'Inter nelle ultime settimane, fino alla riconquista della vetta da parte della squadra di Cristian Chivu. L'ex centrocampista del Milan, Massimo Ambrosini, ha parlato di lui nel corso del podcast "Elastici" su Cronache di Spogliatoio, sottolineando come il suo atteggiamento sia poi il segreto del suo grande rendimento. "Lautaro è la faccia dell'Inter" - le sue parole - ". Salta all'occhio la cattiveria agonistica, la volontà di stare dentro, io la vedo anche dalle esultanze. Lautaro sul gol di Bisseck va a recuperare quel pallone lì, poi il suo atteggiamento sul secondo gol è di una cattiveria che unita alla qualità tecnica, alla qualità di gioco, rende merito al lavoro dell'allenatore ella classifica". Collegandosi a Lautaro Ambrosini ha anche parlato di un altro aspetto dei nerazzurri: "Il gol del Genoa nasce da un errore dei due difensori, forse sia col Napoli che col Genoa Sommer poteva fare qualcosa di più. C'è un dato che mi rimane in testa, ed è la sequenza lunga di passaggi che è indice di una squadra che gioca e si muove bene. Oltre al recupero palla, avere una squadra che gioca bene a pallone senza avere dribblatori è una cosa importante. La sensazione che dà l'inter è quella ferocia agonistica. Ed è incarnata dal proprio capitano.