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Le pagelle dell'Inter - Sanchez si riscatta, Young no. Lukaku è un gigante, Lautaro una sveglia
Inter-Torino 4-2
(64’ Sanchez, 67’ e 84’ Lukaku, 89’ Lautaro; 45’+2 Zaza, 62’ Ansaldi)
Handanovic 6 - Stavolta la mano di richiamo non lo salva sul rigore. Può poco anche su Zaza, non ha altri miracoli da poter o dover compiere.
D’Ambrosio 6 - Spesso spinge per sopperire alla poca verve di Hakimi, dietro dalle sue parti gli inserimenti non mancano ma tiene. (Dal 66’ Skriniar 6- Entra che in campo c’è solo l’Inter, non ha difficoltà).
Ranocchia 5,5 - Fa a sportellate con Zaza e tutto sommato non perde. Qualche imprecisione inattesa nel far partire la manovra dei suoi da dietro. (Dal 74’ De Vrij 6 - Vedasi lo slovacco qui sopra).
Bastoni 5,5 - Pur giovanissimo, è l’unico “titolare” del terzetto di partenza scelto da Conte. Qualche sbavatura, ci sta in un percorso di crescita. Rischia grosso su Zaza a fine primo tempo, per sua fortuna il lucano tocca col braccio.
Hakimi 5,5 - I retropassaggi non sono il suo forte: pur di mandare qualcuno in porta, spedisce Ansaldi nella sua. Poi spinge poco e soffre Ansaldi. Nell’arrembante finale si sveglia e si guadagna anche il rigore del 3-2, che lo avvicina almeno alla sufficienza.
Vidal 6,5 - I gol li riserva alla nazionale. Primo tempo da trequartista e da dimenticare, nell’ultima mezz’ora e tra quelli che suona la carica, anche lanciando Sanchez in porta.
Gagliardini 5 - Come tutta la mediana, subisce la fisicità degli avversari, soprattutto nel primo tempo. Chi gli subentra dà ovviamene il boot. (Dal 66’ Lautaro Martinez 7 - Che dire, suona la sveglia. Il sigillo lo mette soltanto alla fine, ma è il suo ingresso a svegliare definitivamente una squadra già in fase di ripresa. Entra al momento giusto e cambia, da miglior attore non protagonista, la partita).
Young 4,5 - Non affonda su Singo e ne subisce la propulsione offensiva. Ingenuo e goffo sul fallo che rischia di affossare l’Inter e a conti fatti invece la risveglia. Poi esce. (Dal 74’ Perisic 6,5 - Non combina danni e fin qui tutto bene. Lancia Lukaku per l’assist del 4-2 definitivo).
Barella 6 - Meno brillante che in nazionale, ce lo si aspettava trequartista e Conte gli chiede invece di fare a botte. Gli viene bene come qualsiasi cosa faccia, ma un po’ sacrificato.
Lukaku 8 - L’Inter è ai suoi piedi, la Serie A pure. Segna due gol facili, di rapina e su rigore, ma mette lo zampino anche sugli altri due. Ha le spalle abbastanza grandi per reggere la squadra, non una novità. Finché c’è Big Rom c’è speranza.
Sanchez 6,5 - Ci dovrebbe aiutare. Perché la sua partita è indecifrabile. Da un errore clamoroso nasce il vantaggio del Torino, poi suona la carica, piazza la rete dell’1-2 e anche l’assist del 2-2. Voto a metà tra il malissimo e il benissimo. (Dall’86’ Nainggolan s.v.).
Conte 7 - Si arrendesse all’ineluttabile circostanza che la squadra pazza era e pazza resterà, probabilmente otterrebbe di più. Fa la formazione guardando alla Champions, poi indovina quello che spesso e volentieri gli viene rimproverato, cioè i cambi. Deve registrare la difesa: sarà che concede poco, ma i gol sul groppone sono altri due.
(64’ Sanchez, 67’ e 84’ Lukaku, 89’ Lautaro; 45’+2 Zaza, 62’ Ansaldi)
Handanovic 6 - Stavolta la mano di richiamo non lo salva sul rigore. Può poco anche su Zaza, non ha altri miracoli da poter o dover compiere.
D’Ambrosio 6 - Spesso spinge per sopperire alla poca verve di Hakimi, dietro dalle sue parti gli inserimenti non mancano ma tiene. (Dal 66’ Skriniar 6- Entra che in campo c’è solo l’Inter, non ha difficoltà).
Ranocchia 5,5 - Fa a sportellate con Zaza e tutto sommato non perde. Qualche imprecisione inattesa nel far partire la manovra dei suoi da dietro. (Dal 74’ De Vrij 6 - Vedasi lo slovacco qui sopra).
Bastoni 5,5 - Pur giovanissimo, è l’unico “titolare” del terzetto di partenza scelto da Conte. Qualche sbavatura, ci sta in un percorso di crescita. Rischia grosso su Zaza a fine primo tempo, per sua fortuna il lucano tocca col braccio.
Hakimi 5,5 - I retropassaggi non sono il suo forte: pur di mandare qualcuno in porta, spedisce Ansaldi nella sua. Poi spinge poco e soffre Ansaldi. Nell’arrembante finale si sveglia e si guadagna anche il rigore del 3-2, che lo avvicina almeno alla sufficienza.
Vidal 6,5 - I gol li riserva alla nazionale. Primo tempo da trequartista e da dimenticare, nell’ultima mezz’ora e tra quelli che suona la carica, anche lanciando Sanchez in porta.
Gagliardini 5 - Come tutta la mediana, subisce la fisicità degli avversari, soprattutto nel primo tempo. Chi gli subentra dà ovviamene il boot. (Dal 66’ Lautaro Martinez 7 - Che dire, suona la sveglia. Il sigillo lo mette soltanto alla fine, ma è il suo ingresso a svegliare definitivamente una squadra già in fase di ripresa. Entra al momento giusto e cambia, da miglior attore non protagonista, la partita).
Young 4,5 - Non affonda su Singo e ne subisce la propulsione offensiva. Ingenuo e goffo sul fallo che rischia di affossare l’Inter e a conti fatti invece la risveglia. Poi esce. (Dal 74’ Perisic 6,5 - Non combina danni e fin qui tutto bene. Lancia Lukaku per l’assist del 4-2 definitivo).
Barella 6 - Meno brillante che in nazionale, ce lo si aspettava trequartista e Conte gli chiede invece di fare a botte. Gli viene bene come qualsiasi cosa faccia, ma un po’ sacrificato.
Lukaku 8 - L’Inter è ai suoi piedi, la Serie A pure. Segna due gol facili, di rapina e su rigore, ma mette lo zampino anche sugli altri due. Ha le spalle abbastanza grandi per reggere la squadra, non una novità. Finché c’è Big Rom c’è speranza.
Sanchez 6,5 - Ci dovrebbe aiutare. Perché la sua partita è indecifrabile. Da un errore clamoroso nasce il vantaggio del Torino, poi suona la carica, piazza la rete dell’1-2 e anche l’assist del 2-2. Voto a metà tra il malissimo e il benissimo. (Dall’86’ Nainggolan s.v.).
Conte 7 - Si arrendesse all’ineluttabile circostanza che la squadra pazza era e pazza resterà, probabilmente otterrebbe di più. Fa la formazione guardando alla Champions, poi indovina quello che spesso e volentieri gli viene rimproverato, cioè i cambi. Deve registrare la difesa: sarà che concede poco, ma i gol sul groppone sono altri due.
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