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Sassuolo, sfida di importanza Capitale per un record storico. Ma senza piano BTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 21 gennaio 2021, 10:00Serie A
di Antonio Parrotto

Sassuolo, sfida di importanza Capitale per un record storico. Ma senza piano B

Il Sassuolo è ottavo con 30 punti e si appresta a chiudere il suo girone d'andata andando ad affrontare la Lazio di Simone Inzaghi allo stadio Olimpico. L'anno scorso finì 2-1 per i neroverdi con la Serie A che scoprì il talento di Giacomo Raspadori, al suo primo gol assoluto in massima serie. Ne è passata tanta di acqua sotto i ponti ma i neroverdi non hanno perso quella voglia di sognare. Certo, la condizione atletica non è delle migliori. Come dichiarato dallo stesso Roberto De Zerbi e come vi andiamo raccontando da diverse settimane su queste pagine, i risultati stanno mascherando i tanti problemi accusati dal Sassuolo: Ciccio Caputo ha segnato un solo gol negli ultimi 3 mesi (è stato fermo oltre un mese per infortunio), Jeremie Boga non è tornato sui livelli dello scorso anno, Manuel Locatelli e Domenico Berardi sono fermi per qualche acciacco fisico, Gregoire Defrel è incostante e spesso fermato dai problemi fisici così come Vlad Chiriches.

Insomma, non è tutto rose e fiori in casa Sassuolo ma non è nemmeno tutto da buttare. Il Sassuolo è a quota 30 punti e ai neroverdi manca un punto per eguagliare il miglior risultato di sempre al termine del girone d'andata (nel 2015/2016 con Eusebio Di Francesco nell'anno che portò poi all'Europa), con la vittoria all'Olimpico la storia verrebbe addirittura riscritta). Con l'eliminazione dalla Coppa Italia arriveranno settimane di lavoro pieno, senza turni infrasettimanali, e la speranza per i neroverdi è quella di rivedere i big nelle migliori condizioni. Ma vista la situazione, perché non pensare a un piano B?


Con il Parma Ferrari ha fatto il difensore aggiunto nei minuti finali e si è procurato il rigore poi trasformato da Djuricic (non segnava da ottobre). Con il Parma, con l'Udinese, con l'Atalanta, con il Milan, con l'Inter, sono emersi tutti i limiti di questa squadra e mister De Zerbi non è stato in grado di trovare delle contromisure. Giustamente il tecnico va avanti per la sua squadra ma avere un piano B (ingaggiare lo Scamacca di turno, uno Llorente per fare un nome a caso), ovvero un centravanti che permetta di trovare anche delle soluzioni diverse nei momenti di difficoltà potrebbe non essere una cattiva idea (il club e soprattutto De Zerbi non sembrano però essere di questo avviso). Il Sassuolo deve fare gioco per vincere. Ok. Ma non sempre ci riesce. E allora perché non avere in tasca un piano B senza continuare a battere sullo stesso tasto con il rischio di diventare prevedibili e inefficaci? Se non ci si arriva con le classiche idee, perché non provare a modificarle, a smussarle? Avere un piano B non è macchiarsi del peccato originale, non è diabolico, sarebbe solo sintomo di grande intelligenza per non provare a non andare a sbattere con la testa sempre sullo stesso muro.