Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / inter / Accadde Oggi...
25 maggio 2005, la notte di Istanbul. Sei minuti di follia del Milan, il Liverpool vince la ChampionsTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 25 maggio 2023, 00:00Accadde Oggi...
di Andrea Losapio

25 maggio 2005, la notte di Istanbul. Sei minuti di follia del Milan, il Liverpool vince la Champions

È per certi versi la partita più strana della storia. Più del Miracolo di Berna del 1954, più dell'incredibile finale fra Manchester United e Bayern Monaco. Oppure l'Italia-Francia di Euro2000. Perché il 25 maggio del 2005 la Champions si giocava, come quest'anno del resto, a Istanbul. Allo stadio Ataturk, il Liverpool diventa Campione d'Europa per la quinta volta nella propria storia. Tutto abbastanza normale, quindi, non è la Steaua Bucarest oppure la Stella Rossa, bensì un club con blasone e capace di imprese incredibili. Ma come arriva quella sera è ancora negli occhi di tutti, soprattutto in quelli dei milanisti, che già avevano in mano più di mezza Coppa al quarantacinquesimo. Forse sottovalutando quanto il calcio sia bello per questo motivo.

Milan-Liverpool è una classica del calcio. E lo diventa ancora di più con il 3-3 di Istanbul. È la squadra dei Nesta, Kakà e Pirlo, di Stam e di Seedorf. E soprattutto di capitan Maldini, che inaugura la partita dopo pochissimi secondi, girando in rete una punizione dalla destra. Il più anziano in campo porta in vantaggio i rossoneri che sembrano lanciati a folle velocità verso la gloria. Lo sarebbero ancora di più dopo 38 minuti, con Kakà e Shevchenko che orchestrano il contropiede e Crespo che insacca da pochi passi per il 2-0. Senza contare quello che succede a due dal termine del primo tempo, con Kakà che balla in mezzo al campo e lancia ancora Crespo in contropiede: tocco morbido, grande giocata, classe infinita come infinito sembra il margine che il 3-0 dà al Milan.


Alla fine primo tempo la leggenda racconta che i milanisti stessero già esultando, provocando la reazione veemente del Liverpool. Che sia vero o meno non è dato sapere. Ma in sei minuti tutto cambia: al 55' c'è un cross dalla sinistra e Gerrard insacca con una torsione, 3-1. Un minuto più tardi è Smicer, dalla distanza e con l'ausilio di un Dida non perfetto, ad accorciare nuovamente, 3-2. Poco dopo Mejuto Gonzalez decreta un rigore per fallo (netto) di Gattuso su Gerrard. Xabi Alonso sbaglia dal dischetto ma trova il tempo per il tap-in: 3-3. Rimonta completata in sei minuti e fantasmi che sballottano il Milan fino al centoventesimo. Eppure a tre dalla fine dei supplementari Shevchenko schiaccia a botta sicura, provocando una grande parata di Dudek. La palla rimane lì e l'ucraino, da zero metri, spara verso la porta, stavolta il portiere polacco mette le braccia in modo da coprire più porta possibile (poca) e viene colpito da Sheva.

I rigori, purtroppo, non aiutano il Milan. Dudek imita Grobelaar in una finale degli anni ottanta con protagonista la Roma. Shevchenko nel 2003 diede la Champions contro la Juventus, qui ufficializza invece la sconfitta, forse la più paradossale di sempre.