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Santiago Bernabeu, l'idolo che dà il nome allo stadio del Real Madrid. L'antenato di Florentino PerezTUTTO mercato WEB
© foto di Giulia Borletto
giovedì 8 giugno 2023, 05:00Nato Oggi...
di Andrea Losapio

Santiago Bernabeu, l'idolo che dà il nome allo stadio del Real Madrid. L'antenato di Florentino Perez

L'8 giugno del 1895, nella provincia di Albacete, settimo figlio di un avvocato di nome José, nasce una leggenda del calcio Mondiale. Perché Santiago Bernabeu è stato uno dei primi calciatori del mitico Real Madrid, entrando a tredici anni - nel 1908 - nella cantera Merengues. Nel 1911 è già in prima squadra e gioca come attaccante, presto con la fascia da capitano al braccio, con un intermezzo all'Atletico Madrid. Viene soprannominato presto "el primer gran jugador de club de Real Madrid", non c'è bisogno della traduzione. Ci rimane fino al 1926, diventando allenatore dei Blancos subito dopo, anche se solamente per un anno.

Quando inizia la guerra civile spagnola si arruola e combatte al fianco delle forze di Francisco Franco, il Generalissimo. Il ritorno al Real Madrid avviene nel 1939, ma il presidente è un altro almeno fino al 1943: Antonio Santos Peralba. Qui la situazione cambia dopo la Copa del Generalisimo. C'è un Barcellona-Real in semifinale e l'andata è un 3-0 secco da parte dei catalani. Il Madrid si lamenta di tutti e 3 i gol dei catalani, con l'arbitro che viene accusato si essere un separatista, un "chiaro attacco contro la Spagna". Ovviamente al ritorno, con Franco come padre padrone, accade tutto il contrario: finisce 11-1 per il Real Madrid ed è l'inizio della rivalità con il Barça. Ma è anche l'inizio della presidenza di Santiago Bernabeu che viene ufficializzata qualche mese dopo, con una sorta di colpo di mano, ma questa è un'altra storia.


Bernabeu diventa presidente e per 35 anni, fino alla sua morte, lo rimarrà. Vive l'epoca d'oro, quella dei Puskas e dei Gento, dei Santamaria e dei Di Stefano. Organizza il club al meglio possibile e individua anche dove crescerà lo stadio, il mitico Santiago Bernabeu, nella zona di Chamartin. Muore come un appassionato di calcio può fare, rubando la scena ai Mondiali in Argentina del 1978, con la FIFA che decreta tre giorni di lutto e un minuto di silenzio per commemorarne la scomparsa. Sotto la sua presidenza il Real Madrid ha vinto 71 trofei.