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Tudor non deve essere in discussione ma cambiare non è un delittoTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:06Editoriale
di Vincenzo Marangio
per Bianconeranews.it

Tudor non deve essere in discussione ma cambiare non è un delitto

Sembra paradossale ma dopo appena sei partite stagionali è già tempo di bilanci in casa Juventus, con una spruzzata di isteria di massa che vorrebbe già la testa di Tudor. E il paradosso diventa ancora più inquietante se si pensa che, in fondo, la Juventus è quarta ma ad un solo punto dal trio che guida la classifica e con un pareggio all'esordio contro il Borussia Dortmund, però è altrettanto vero che ci sono già delle piccole spie allarmanti che si accendono e che non possono essere ignorate, Il primo campanello è legato alla condizione fisica della squadra che in più di una circostanza è parsa sulle gambe, soprattutto dopo lo sforzo mentale e fisico che ha portato alla vittoria sull'Inter e la rimonta contro il Borussia. In particolare Thuram, Locatelli e Yildiz, quelli più spremuti, sembrano avere energie limitate al punto da indurre Comolli a correre ai ripari affidandosi alla figura di Darren Burgess l'uomo chiamato per migliorare le performance di una squadra già in riserva di energie, una nuiva figura che non sembra essere stata digerita facilmente da Tudor.

L'altra spia d'allarme è un'evidente reticenza da parte del tecnico bianconero di provare a variare il suo piano di gioco. Sia chiaro, non parlo semplicemente di modulo ma di sistema di gioco, va anche bene individuare nel 3-4-2-1 il modulo adatto alla rosa, ma bisogna creare anche dei piani interpretativi alternativi per rendere il gioco della Juventus meno prevedibile e più versatile soprattutto vista la carenza tecnica nel centrocampo bianconero, e laddove manca la qualità si dovrebbe sopperire con la quantità. Tradotto: un centrocampista in più potrebbe rendere più solida la linea mediana in attesa dell'acquisto di un centrocampista di qualità (difficile già per gennaio) e del recupero (semmai sarà) del miglior Koopmeiners. 

Altra, e ultima (per ora), spia la confusa gestione del reparto offensivo dove c'è grande abbondanza: tre sotto punte (Yildiz, Conceicao, Zhegrova) di grande qualità e tre prime punte (David, Openda, Vlahovic). Un'abbondanza che, invece di creare varietà, genera per ora confusione perché ad oggi Tudor ancora non ha scelto i titolari in una formula già definita. Yildiz è l'unico sicuro del posto; Zhegrova lo sarà quando recupererà la forma e Conceicao sarà una validissima alternativa. Ora, però, bisogna scegliere e perseverare sull'attaccante titolare: David potrebbe essere la scelta migliore con Openda che potrebbe essere anche l'alter ego di Yildiz e Vlahovic bravo soprattutto come subentrante. Che siano queste o siano altre, è fondamentale che delle scelte vengano finalmente fatte.