Spalletti tra passi avanti e realtà: la vera Juve è ancora lontana
Nella conferenza stampa di presentazione, Spalletti aveva provato da dare una scossa immediata, riaccostando la parola scudetto alla Juve. O meglio, ritenendo normale, persino ovvio, iscriversi alla corsa per lo scudetto. Spiegando il suo pensiero. Intanto lo richiede la storia del club. Poi questo campionato non ha una padrona assoluta e nessuna squadra è ben definita, ognuna ha i suoi difetti. Poi è arrivato il campo e di fatto la realtà si è mostrata un pò diversa. Esordio vincente contro la Cremonese, doppio pareggio con Torino e Fiorentina. Qualche fantasma del passato è tornato alla ribalta, soprattutto per la prestazione della squadra, in particolare al Franchi. Dopo 12 giornate, i bianconeri si ritrovano a -7 dalla vetta. La missione scudetto ha subito una frenata. Nulla di definitivo, sia chiaro, ma i numeri parlano chiaro. In realtà si è complicata anche la corsa verso la prossima Champions League. La squadra è scivolata al settimo posto, con quattro punti di ritardo dalla quarta piazza, ora occupata dall'Inter. Serve una sterzata importante per tornare subito nell'eurozona più prestigiosa. La mancata qualificazione rappresenterebbe un disastro economico, prima ancora che sportivo. Basterebbe pensare che rispetto alla Coppa attuale, nelle casse della Coppa attuale sono entrati già una cinquantina di milioni di euro, quando mancano tre gare alla fine della prima fase. La cifra salirebbe in caso di qualificazione ai playoff, ancora di più se Madama dovesse centrare gli ottavi di finale. Il successo di Bodo ha certamente rilanciato le ambizioni.
Spalletti però, proprio dopo il blitz norvegese, ha spento subito eventuali eccessi di euforia, ribadendo il momento difficile, la necessità di crescere. Fisicamente e soprattutto mentalmente. In buona sostanza, siamo ancora lontani dalla vera Juve, quella cui punta l'allenatore, auspicata dalla società e sognata dai tifosi. Di lavoro ce né tanto da fare. Detto della testa, forse è arrivato anche il momento di svoltare tatticamente. Sotto questo aspetto, Lucio è un po' in ritardo sulla tabella di marcia, avrebbe voluto cambiare prima, ma lo hanno fermato gli infortuni e lo stato di forma non proprio ottimale di qualche elemento importante, per esempio Thuram. Lo stesso Vlahovic ha qualche fastidio muscolare, Gatti la gastroenterite. La speranza, intanto, è di aver recuperato David e Openda. I gol realizzati in Champions dovrebbero essere vitamina emotiva per decollare finalmente nel mondo Juve. Che non è per tutti. Il primo banco di prova è Cagliari, poi la Coppa Italia con l'Udinese, doppia trasferta Napoli e Bologna, quindi la Roma in casa, infine il Pisa. Nel mezzo anche l'impegno di Champions contro il Pafos, tre giorni dopo l'impegno con la squadra di Conte. Un mese decisivo per la banda Spalletti. Poi ci sarà il mercato e qualche rinforzo è previsto, Fair Play Finanziario permettendo.








