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L'analisi tattica di Juventus-Napoli: la zona di sofferenza e quella dove ha colpito la JuveTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 10 dicembre 2023, 13:30Primo piano
di Enrico Scarponi
per Bianconeranews.it

L'analisi tattica di Juventus-Napoli: la zona di sofferenza e quella dove ha colpito la Juve

La Juventus non ferma la sua corsa e batte anche i Campioni d'Italia in carica del Napoli per 1-0, grazie al "solito" gol di Federico Gatti che permette ai bianconeri di tenere il passo della corazzata Inter, che ha strapazzato a domicilio la malcapitata Udinese. Massimiliano Allegri non cambia la veste della sua squadra: 3-5-2 in fase di non possesso, che si trasforma in un 4-3-3 o in un 4-2-3-1 quando costruisce, con Cambiaso confermato a destra e McKennie mezzala. In tal senso, sono importanti anche i rientri di Danilo e Locatelli, imprescindibile la coppia di attacco Chiesa-Vlahovic. Di contro gli azzurri si presentano con il 4-3-3 di "spallettiana" memoria, con Nathan a sinistra, visti gli infortuni di tutti i terzini sinistri, ma con centrocampo e attacco formato dai titolarissimi dello scudetto conquistato appena sei mesi fa.

LA ZONA DI SOFFERENZA: la prima frazione di gara ha visto una partita frizzante da parte di entrambe le squadre con un Napoli che gestisce di più il possesso e la Juventus che cerca di uscire e di rispondere con le accelerazioni di Chiesa e Cambiaso. In questo primo tempo, i bianconeri hanno sofferto molto sul lato sinistro, quello composto dal trio Kostic-Rabiot-Danilo. Gli azzurri prediligono quella zona di campo per attaccare, vista l'assenza di terzini sinistri di ruolo, e la Juve non riesce ad aggredire bene. Kostic è spesso in ritardo su Di Lorenzo e Rabiot che spesso, si fa scappare Anguissa alle spalle. Per la prima mezzora la Juve non trova le contromisure, poi si assesta facendo uscire Rabiot su Di Lorenzo e Danilo su Anguissa, con Kostic ad occuparsi di Politano. Con questo accorgimento Allegri blocca la fascia destra partenopea e in pratica non corre più rischi.

DOVE LA JUVE RIESCE A FAR MALE: nella fase di possesso la Juventus continua nel suo percorso. Costruisce sempre con la difesa a quattro, allargando Gatti a destra per farlo partecipare molto alla fase offensiva e abbassando Kostic terzino sinistro più bloccato per permettere a Chiesa di stazionare nella zona dove riesce a far più male alle difese avversarie. E, infatti, da due giocate del numero sette, arrivano le due situazioni più pericolose soprattutto quella in cui Vlahovic, in maniera incredibile, ritarda la conclusione. Il gol vittoria arriva dal punto debole momentaneo del Napoli, cioè il terzino sinistro. Nella fattispecie, sono molto bravi sia Mckennie che Cambiaso a dialogare per dare la possibilità la terzino di crossare in maniera deliziosa con il sinistro. Dove la Juve deve migliorare è sicuramente nella precisione dei passaggi e anche nella gestione del possesso in fase di vantaggio, cercando di dare maggiore continuità all'interno della gara e alle ottime soluzioni che si vedono.