Maifredi a RBN: "Motta cambia modulo. No alla guerra con Vlahovic. Fagioli? Addio inevitabile"
Vigilia della sfida contro il Bologna in casa. Motta recupera Vlahovic e Adzic, ancora ai box gli altri infortunati. gara da vincere per interrompere la seri.e di pareggi e non perdere ulteriore terreno dalla vetta della classifica, al momento distante di 6 punti. Oggetto delle discussioni tra addetti ai lavori e tifosi, la capacità del tecnico di rendere produttiva la fase offensiva. Si attende una risposta da alcuni acquisti della scorsa estate, vedi Koopmeiners e Douglas Luiz e Nico Gonzalez, gli ultimi due ancora infortunati. Promossi a pieni voti Conceicao e Kalulu. In vista del mercato di gennaio c'è attesa: in uscita da qualche giorno c'è il nome di Fagioli. Intanto sorteggi del Mondiale per Club: Manchester City, la squadra marocchina del Wydad e l'Al Ain, club degli Emirati Arabi gli avversari dei bianconeri. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Maifredi, ex tecnico della Vecchia Signora e del Bologna.
In primis Maifredi dice la sua rispetto al Mondiale per Club e al girone della Juve: "Io credo che qualsiasi torneo sia importante se partecipano squadre di un certo livello. In questo Mondiale per Club, nella prima fase ci sono compagini che faranno da comprimarie. Il bello ci sarà successivamente, quando le prime due passeranno e ci saranno gli scontri diretti. Allora assisteremo al vero spettacolo. La Juve non avrà problemi a qualificarsi, come del resto il Manchester City. Gli organizzatori hanno di fatto penato ad una prima fase interlocutoria per poi lanciare il vero torneo, con gli scontri diretti". Maifredi poi inquadra Juve-Bologna di domani e parla di Motta: "Chiaramente la squadra bianconera ha quasi l'obbligo morale di vincere perché se non ci riuscisse, finirebbe nell'occhio del ciclone. La Juve è già a-6 dal Napoli di Conte, se non dovesse fare bottino pieno si allontanerebbe ulteriormente dalla zona alta della classifica, anche se io credo che bisognerebbe dare un anno di transizione a Motta perché se vuoi impostare qualcosa in grado di farti dominare la partita, hai bisogno di tempo, la cosa non può essere immediata. Se la dirigenza e i tifosi terranno contro di questo aspetto, Thiago potrà fare una preparazione in vista dell'exploit che avverrà l'anno prossimo". Situazione che visse anche lui? "No, non andiamo nella preistoria. Io sono depositario delle mie fortune e sfortune. Io affrontai l'avventura nella Juve con la convinzione di essere diventato il più forte del mondo, invece dovevo cimentarmi con qualcosa di importante. Ora lasciamo perdere il passato e pensiamo al presente. Motta è un bravo allenatore, ancora non grandissmo. Bisogna stargli vicino e tutelarlo, così potrà diventare un top".
Nel podcast l'intervento integrale