
Comolli sarà il nuovo ad. Dovrà vincere trofei e dimagrire economicamente
“Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine ai colleghi, ai consiglieri e alla proprietà per il sostegno, la fiducia e l’amicizia che ho ricevuto durante tanti anni di lavoro. È stato un onore e un privilegio lavorare in questa società: ai colleghi e a Gedi auguro il meglio per il futuro”. Con queste parole Maurizio Scanavino salutava Gedi solamente sei mesi fa, per quella che poteva sembrare una promozione. O meglio, per concentrarsi solamente sulla Juventus, come rinnovata scelta ambiziosa di Elkann.
Alla fine è durato pochissimo. Perché serviva chiaramente un amministratore delegato diverso, che arrivasse dal calcio. Quello che sarà con ogni probabilità Damien Comolli nel corso delle prossime settimane. Dall'arrivo del francese è stato praticamente un commissariamento, come sembrava, del resto, dopo l'addio al ruolo di ad della parte editoriale di Exor.
Dopo anni di persone che non conoscevano profondamente il mondo del pallone, ecco che Comolli ne prenderà le redini. Con oneri e onori, ben sapendo che dopo il -381 milioni degli ultimi tre esercizi bisogna trovare il modo per essere sostenibili, tramite vittorie oppure tramite defalcamenti, soprattutto economici. Quindi, lui come altri, dipenderà molto da quella che sarà l'economia della Juventus, da coniugare attraverso trofei e bel gioco. Non sarà decisamente un compito facile.






