Spalletti pensa alla difesa a 4: con il rientro di Bremer ora si può fare

Difesa a 4, un passaggio quasi obbligato e probabilmente non lontano per la Juventus di oggi. Spalletti ha in mente da tempo la transizione che, per ora, si è fatta attendere, visto anche l'atterraggio morbido dell'ex ct sul pianeta Juventus. Domenica a Bologna è tornato Bremer, dopo 75 giorni di stop: il brasiliano ha guidato la retroguardia bianconera per un quarto d'ora circa, coprendo con ordine in un finale giocato con l'uomo in più dai bianconeri, dopo l'espulsione di Heggem, ma comunque complicato in una gara aperta fino all'ultimo. In un reparto, quello difensivo, per cui il tecnico di Certaldo ha potuto contare sulla crescita di Kelly e sulle certezze offerte da Kakulu. 

CAMBIO TATTICO – L'ipotesi più probabile è quella di un passaggio al 4-2-3-1, magari a geometria variabile, senza scartare l'ipotesi di un 4-3-3 sulla carta più offensivo. Nel mutamento dal 3-4-2-1 a una difesa a 4 troverebbe nuova collocazione Koopmeiners. L'olandese è stato dirottato a braccetto sinistro cosiddetto, da inizio novembre, contro la Cremonese, con risultati incoraggianti, ma non sempre esaltati. E non è escluso che l'ex Atalanta (squalificato sabato contro la Roma) possa presto tornare all'antico con un nuovo vestito tattico. Il rientro di Bremer e il recupero di Cabal e Rugani, in attesa del rientro di Gatti, permetteranno a Spalletti di riportare l'olandese a centrocampo, ma anche al centro della trequarti. Da capire in che posizione, in una mediana che può contare su Thuram, Locatelli, il jolly McKennie e Miretti, giocatore in grado di offrire qualità di palleggio e inserimenti.

ATTACCO – Senza Vlahovic, fermo ai box almeno fino a marzo, visto l'infortunio all'adduttore sinistro e il relativo intervento chirurgico, il ruolo di punta centrale in un 4-2-3-1 sarebbe appaltato a uno tra David e Openda. Yildiz agirebbe da 10 al centro della trequarti o a sinistra, senza dimenticare la duttilità di Cambiaso, la corsa di Kostic, la freschezza di Adzic e il mercato di gennaio in grado di puntellare il reparto offensivo con innesti chirurgici. E sulla destra Zhegrova potrebbe, strada facendo, giocarsi un posto con Conceicao. Il tutto verso una Juventus nuova, diversa, oggi possibile.