Comolli decide per un direttore sportivo non straniero
Damien Comolli alla fine ha deciso. Si è guardato intorno e ha capito che non c'è nessuno meglio di chi, alla Juventus, ha già vinto. Per una questione di legittimità, ma anche di appartenenza. Certo, non poteva scegliere Fabio Paratici come direttore sportivo, ma Marco Ottolini non è una scelta miope. Perché nei suoi 7 anni alla Juventus è partito da osservatore ed è arrivato alle soglie della dirigenza che conta, comunque gestendo i prestiti e soprattutto la nascita della Next Gen. La stessa che attualmente tiene in piedi le finanze della Juventus.
Perché di giocatori che sono arrivato dalla Next Gen ce ne sono stati parecchi. Magari non tutti sono passati dalle mani sapienti di Ottolini, questo è pacifico, però di ottimi esempi ce ne sono stati molti. Uno come Dragusin, per dirne uno, ma non è l'unico. Ottolini è una scelta corretta perché era inutile cambiare ancora questa Juve, che ha trovato in Chiellini un buon trait d'union fra la parte italiana e quella francese, senza contare che Spalletti sembra avere trovato la chiave di volta per la squadra. Forse è un po' troppo presto per cantare vittoria su tutti i fronti, ma dall'altro lato non bisogna inventarsi troppo se le cose prima funzionavano (e bene) in una certa maniera.
Così Ottolini diventerà a breve il nuovo ds della Juventus. Sui macrotemi deciderà Comolli - come al solito, e anche giustamente - ma sarà una buona mano per il lavoro sporco. Che poi diventa forse il più difficile da fare.






