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La grande occasione per l’Inter, la lotta scudetto che diventa Champions e una salvezza che scotta
La grande occasione ora l’Inter se la giocherà tutta in serata contro il Parma. Il Milan limita i danni riuscendo a pareggiare oltre il recupero, contro l’Udinese. Non che un punto o zero possano fare la differenza, ma psicologicamente perdere di nuovo sarebbe stata una bella mazzata per questo Milan che nel 2021 si è scoperto più fragile. E che quindi ecco che il pareggio potrebbe avere un sapore diverso, ma soltanto nel morale. E naturalmente l’effetto opposto lo hanno avuto a Udine. Dove per il momento non pesano questi due punti ma in futuro chissà. Doveva essere una giornata interlocutoria in testa alla classifica. Lo è stato per la Juventus, per l’Atalanta e anche per la Roma che aveva obiettivamente il complito più difficile. Non lo è stato per il Milan che ora non solo può vedere l’Inter scappare a più 6 ma è braccato da Juve (con una partita in meno) e Atalanta (che sono 4 punti sotto) e dalla Roma che ha 6 punti in meno, è vero, ma che vorrebbe riprendersi la zona Champions: e quindi la lotta al quarto posto sarà serratissima. Lotta dalla quale non possiamo escludere affatto il Napoli che oggi è in difficoltà, che si rammarica - e non poco - per l’ennesima beffa della stagione ma che con la partita in meno (esattamente quella della Juventus), vincendola, potrebbe andare proprio allo stesso livello della Roma.
Insomma: un campionato, come sapevamo, combattutissimo. Che non riserva storie e colpi di scena. Pensate a Becao, che oggi potrebbe influenzare e non poco la sfida scudetto. In tutta la sua carriera ha segnato soltanto due gol. Entrambi al Milan. Il primo alla sua prima presenza in campionato, lo scorso anno, alla prima giornata. Il secondo stavolta, che poteva costare carissimo.
Oppure la vittoria della Roma: gol di Spinazzola, su assist di Mancini, lo stesso Spinazzola che “pareggia”, su cross di Biraghi (entrato dalla panchina, a sorpresa, perché Igor si era fatto male) e poi torna in vantaggio la Roma con gol di Diawara, dato (e non tolto) dal VAR.
Ora toccherà all’Inter scrivere un pezzo della storia, spera, l’Inter, senza colpi di scena. L’impegno sulla carta non è invalicabile. Conte fa bene a non fidarsi del suo amico D’Aversa, ma le due squadre stanno vivendo dei momenti opposti. E il colpo di scena potrebbe essere anche il consolidamento di un primo posto che fotograferebbe un contrappasso: una situazione straordinaria in campo, decisamente più delicata fuori. Finora l’Inter si è dimostrata impermeabile e Conte ha messo in bolla (in tutti i sensi) il gruppo. Stasera sarà un bel match ball, da non fallire.
Si ingarbuglia invece, eccome, la lotta per non retrocedere. Le due partite non giocate dal Torino lo hanno scaraventato all’ultimo terzultimo posto in classifica. E’ vero, deve giocare ancora le due partite (contro Lazio e Sassuolo non sarà comunque una passeggiata) ma contemporaneamente il Cagliari queste due partite le ha vinte entrambe (con Crotone e Bologna). E ha messo pressione alla squadra di Nicola, ma non solo. Ha accorciato su Benevento, Spezia e Fiorentina. E in potenza ha rimesso in allerta Genoa e proprio il Bologna che sembravano essere al riparo da sorprese (appunto). Ed ecco perché i 4 punti nelle ultime due partite che il Parma ha buttato via (dopo essere stato in doppio vantaggio) bruciano tantissimo. Avrebbe avuto un sapore ancora più speciale anche la partita contro l’Inter.
Insomma: un campionato, come sapevamo, combattutissimo. Che non riserva storie e colpi di scena. Pensate a Becao, che oggi potrebbe influenzare e non poco la sfida scudetto. In tutta la sua carriera ha segnato soltanto due gol. Entrambi al Milan. Il primo alla sua prima presenza in campionato, lo scorso anno, alla prima giornata. Il secondo stavolta, che poteva costare carissimo.
Oppure la vittoria della Roma: gol di Spinazzola, su assist di Mancini, lo stesso Spinazzola che “pareggia”, su cross di Biraghi (entrato dalla panchina, a sorpresa, perché Igor si era fatto male) e poi torna in vantaggio la Roma con gol di Diawara, dato (e non tolto) dal VAR.
Ora toccherà all’Inter scrivere un pezzo della storia, spera, l’Inter, senza colpi di scena. L’impegno sulla carta non è invalicabile. Conte fa bene a non fidarsi del suo amico D’Aversa, ma le due squadre stanno vivendo dei momenti opposti. E il colpo di scena potrebbe essere anche il consolidamento di un primo posto che fotograferebbe un contrappasso: una situazione straordinaria in campo, decisamente più delicata fuori. Finora l’Inter si è dimostrata impermeabile e Conte ha messo in bolla (in tutti i sensi) il gruppo. Stasera sarà un bel match ball, da non fallire.
Si ingarbuglia invece, eccome, la lotta per non retrocedere. Le due partite non giocate dal Torino lo hanno scaraventato all’ultimo terzultimo posto in classifica. E’ vero, deve giocare ancora le due partite (contro Lazio e Sassuolo non sarà comunque una passeggiata) ma contemporaneamente il Cagliari queste due partite le ha vinte entrambe (con Crotone e Bologna). E ha messo pressione alla squadra di Nicola, ma non solo. Ha accorciato su Benevento, Spezia e Fiorentina. E in potenza ha rimesso in allerta Genoa e proprio il Bologna che sembravano essere al riparo da sorprese (appunto). Ed ecco perché i 4 punti nelle ultime due partite che il Parma ha buttato via (dopo essere stato in doppio vantaggio) bruciano tantissimo. Avrebbe avuto un sapore ancora più speciale anche la partita contro l’Inter.
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