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Juve, frizioni dirigenza-spogliatoio. E la squadra si riunisce prima del Sassuolo (senza Pirlo)
A Reggio Emilia contro il Sassuolo, Andrea Pirlo si giocherà le residue speranze della Juventus di guadagnarsi l’accesso alla prossima Champions. Dopo la batosta contro il Milan - scrive oggi La Gazzetta dello Sport analizzando l'attualità bianconera - la situazione è delicata anche perché tutto ormai sembra essersi sfilacciato: tra tecnico, staff e squadra la sintonia è scemata da tempo e anche tra dirigenza e giocatori (considerati dal club i principali responsabili del crollo) i rapporti sono tesi. Però la stagione va salvata, per questo ieri, spinta dai senatori, la ciurma si è riunita per motivarsi e ritrovare dentro se stessa quella voglia di lottare che non si è vista molto nell’ultimo periodo.
Malumori e solitudine - Nel gruppo - continua La Gazzetta dello Sport - serpeggia un certo malcontento e non solo verso il tecnico (i cui allenamenti sono considerati blandi e senza intensità e le cui dichiarazioni pubbliche, come quelle recenti su McKennie, non sempre vengono gradite) ma per come è stata gestita in toto la stagione. La squadra si è sentita spesso abbandonata a se stessa ed è da questa solitudine che vuole ripartire: serve un moto d’orgoglio per cercare di salvare la stagione, vincerle tutte e regalarsi un altro trofeo da dedicare a Buffon.
Ultima chiamata - Pirlo è arrivato con l’ambizione di vincere lo scudetto e per intraprendere un progetto che è naufragato in fretta, ora il suo destino è appeso a un filo e il binomio quarto posto-Coppa Italia potrebbe non bastare perché venga confermato per il 2021-22. Lo spogliatoio - conclude La Gazzetta dello Sport - si è riunito senza di lui (che non ha mai fatto della comunicazione uno dei suoi punti di forza) ma è anche per lui che giocherà questa sera al Mapei Stadium: un patto per il rilancio che ha il sapore dell’ultimo bacio prima dell’addio.
Malumori e solitudine - Nel gruppo - continua La Gazzetta dello Sport - serpeggia un certo malcontento e non solo verso il tecnico (i cui allenamenti sono considerati blandi e senza intensità e le cui dichiarazioni pubbliche, come quelle recenti su McKennie, non sempre vengono gradite) ma per come è stata gestita in toto la stagione. La squadra si è sentita spesso abbandonata a se stessa ed è da questa solitudine che vuole ripartire: serve un moto d’orgoglio per cercare di salvare la stagione, vincerle tutte e regalarsi un altro trofeo da dedicare a Buffon.
Ultima chiamata - Pirlo è arrivato con l’ambizione di vincere lo scudetto e per intraprendere un progetto che è naufragato in fretta, ora il suo destino è appeso a un filo e il binomio quarto posto-Coppa Italia potrebbe non bastare perché venga confermato per il 2021-22. Lo spogliatoio - conclude La Gazzetta dello Sport - si è riunito senza di lui (che non ha mai fatto della comunicazione uno dei suoi punti di forza) ma è anche per lui che giocherà questa sera al Mapei Stadium: un patto per il rilancio che ha il sapore dell’ultimo bacio prima dell’addio.
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