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Atalanta, il caso Koopmeiners si risolverà dopo la Supercoppa. E Gasp non chiude la porta
Le ore passano e la frattura a quanto pare sembra essere ormai insanabile. Ma c'è una variabile che potrebbe ribaltare la situazione mescolando le carte in tavola, un'ipotesi remota che in sede di mercato va comunque considerata. Quel che è certo è che dopo la Supercoppa Europea l'Atalanta vorrà risolvere il caso Teun Koopmeiners, col giocatore che continua a premere per essere ceduto alla Juventus.
La situazione
Il giocatore negli ultimi giorni non si è allenato presentando un certificato in cui veniva evidenziato lo stress eccessivo causato dalla vicenda. La Juventus, nel frattempo, cerca di aumentare il forcing per costringere l'Atalanta ad abbassare le richieste, facendo leva anche la volontà del giocatore. Situazione all'apparenza favorevole ai bianconeri, ma in casa nerazzurra non c'è fretta di cedere il giocatore: è pur vero che meglio non avere musi lunghi, ma il rischio del muro contro muro è un'ipotesi dai contorni sempre più nitidi. La Dea non vuole scendere sotto i 55 milioni più bonus (per arrivare ai 60), i bianconeri nel frattempo studiano la formula giusta per strappare le condizioni migliori.
Riapertura?
Le parole di Gian Piero Gasperini fanno pensare anche a un'eventuale apertura: "È un argomento che riguarda la società, lo vedo una vittima. Il mio rammarico è ancora più grande, era a orologeria questa cosa, lo avevo avvisato, non sono riuscito a convincerlo, è stata fatta una cosa per danneggiare il più possibile l'Atalanta. Rimane un ragazzo giovane, fortemente condizionato da questa scelta, lui è sano e recuperabile". Il tutto dipenderà chiaramente dalla situazione che si verrà a creare nei prossimi giorni, coi tempi che si restringono e due squadre ancora bloccate dopo gli ultimi avvenimenti: intanto dalle parti di Bergamo hanno intenzione di pensare solo alla Supercoppa, poi si vedrà.
La situazione
Il giocatore negli ultimi giorni non si è allenato presentando un certificato in cui veniva evidenziato lo stress eccessivo causato dalla vicenda. La Juventus, nel frattempo, cerca di aumentare il forcing per costringere l'Atalanta ad abbassare le richieste, facendo leva anche la volontà del giocatore. Situazione all'apparenza favorevole ai bianconeri, ma in casa nerazzurra non c'è fretta di cedere il giocatore: è pur vero che meglio non avere musi lunghi, ma il rischio del muro contro muro è un'ipotesi dai contorni sempre più nitidi. La Dea non vuole scendere sotto i 55 milioni più bonus (per arrivare ai 60), i bianconeri nel frattempo studiano la formula giusta per strappare le condizioni migliori.
Riapertura?
Le parole di Gian Piero Gasperini fanno pensare anche a un'eventuale apertura: "È un argomento che riguarda la società, lo vedo una vittima. Il mio rammarico è ancora più grande, era a orologeria questa cosa, lo avevo avvisato, non sono riuscito a convincerlo, è stata fatta una cosa per danneggiare il più possibile l'Atalanta. Rimane un ragazzo giovane, fortemente condizionato da questa scelta, lui è sano e recuperabile". Il tutto dipenderà chiaramente dalla situazione che si verrà a creare nei prossimi giorni, coi tempi che si restringono e due squadre ancora bloccate dopo gli ultimi avvenimenti: intanto dalle parti di Bergamo hanno intenzione di pensare solo alla Supercoppa, poi si vedrà.
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