
L'altro Bellingham vuole togliersi il peso del cognome: la Juve sfida Jobe
L'altro Bellingham si è già fatto un nome. Ehi, Jobe, il minore dei due colossi di centrocampo inglesi. Non Jude, milionario acquisto del Real Madrid. Jobe, l'altro, il più piccolo, che ha già vestito le scarpe del maggiore. Perché dall'Inghilterra è già volato in Germania, in quel Borussia Dortmund dove Jude, ora alle Merengues, è diventato una nuvola di talento dorato. Jobe Bellingham è una delle altre scommesse, quasi sempre riuscite, del BVB. Muscoli, fisico, qualità espresse ma non ancora in toto. Il ragazzo si può fare e si farà ancora.
Quantità e qualità nel reparto
La Juventus davanti mica ha solo Bellingham, anzi. Nella vittoria contro l'Heidenheim dell'ultimo weekend erano titolari Pascal Gross e Felix Nmecha. Nel successo contro l'Union Berlino, l'inglese soggetto dell'articolo e Marcel Sabitzer. Jobe e Gross con Sabitzer in un Dortmund diverso tatticamente nel pari col St Pauli alla prima di Bundes. In tutto questo, è arrivato pure Carvey Chuwkuemeka dal Chelsea a rinforzare il reparto.
Via l'etichetta
Dal Birmingham, Jobe non ha fatto il salto diretto a Dortmund. E' andato al Sunderland, contribuendo con qualità e quantità alla storia promozione in Premier League, di ritorno dagli abissi. Così uguali, pure esteticamente, ma diversi come tipo di giocatori. Entrambi sono centrocampisti versatili, dinamici, capaci di adattarsi a vari ruoli in mezzo al campo, come box-to-box o in posizioni più avanzata, con una spiccata intelligenza nel leggere il gioco e nel posizionarsi per influenzare sia la fase difensiva che quella offensiva. Tecnicamente sono simili: ottimo controllo di palla, dribbling e resistenza fisica, sanno tener palla sotto pressione e sono capaci di concludere da fuori con forza. Differenze? Tattiche. Jude è un centrocampista completo, imprevedibile, diminante. Sa driftare tra le linee, sfrutta spazi dietro le difese, ha dimostrato capacità di integrarsi in ogni schema da leader. Jobe è più un recuperatore, eccellente in transizione e nei tackle e meno pericoloso nell'ultimo terzo. Tecnicamente, Jude è superiore, Jobe si libera prima del pallone con estrema intelligenza. Ma il ragazzo si farà, per non essere (presto), solo 'l'altro Bellingham'.
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano