Bonaiuti su Spalletti: "Luciano l'uomo delle intuizioni, avete visto Koopmeiners in difesa?"
Adriano Bonaiuti, preparatore dei portieri che ha lavorato con Luciano Spaletti all'Udinese e alla Roma, è stato intervistato da Tuttosport per parlare della nuova avventura dell'ex CT azzurro sulla panchina della Juventus: "Luciano si fida del suo istinto e delle sue intuizioni e ha quasi sempre ragione. In più, ha avuto la forza di rimanere sempre attuale: allena ad alti livelli da 30 anni, non è un caso. All’Udinese arrivammo in Champions League giocando col 3-4-3, che era un modulo inimmaginabile per una squadra che ambiva alla parte sinistra della classifica. Ha saputo trasformare i giocatori, li ha convinti uno dopo l’altro delle sue idee. Ma il vero capolavoro per me l’ha fatto a Roma con Francesco Totti prima punta. Lui era Spalletti, un allenatore esperto ma emergente con le big. Ma Totti è Totti. Devi sapergli parlare, devi portarlo dalla tua parte, devi fargli capire che da prima punta può fare il salto di qualità. Ci riuscì. Solo col lavoro. È un maniaco della ricerca, Spalletti si spinge al massimo per ottenere il meglio da ogni squadra, anche a livello comunicativo: sa trovare le parole giuste a seconda del tipo di spogliatoio nel quale deve lavorare. È sempre stato abile a capire i contesti e le persone, non è una qualità di poco conto". 
Alla Juve troverà una situazione simile? 
"Non saprei, ma a vedere da fuori le due situazioni mi pare siano somiglianti. La Juve deve solo dargli tempo, ma sicuramente è l’uomo giusto per ripartire. Se i bianconeri vogliono tornare grandi devono fidarsi di Spalletti. Avete visto Koopmeiners in difesa? Ecco, Luciano e la tradizione delle intuizioni continua". 
La Juve si può considerare l’ultimo treno della carriera di Spalletti? 
"So soltanto che è un grande treno: ha fatto benissimo a prenderlo in corsa. La Juve è la Juve".
		
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