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Fino alla fine e oltre. Spalletti dentro il mondo Juventus, ora tocca ai giocatoriTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:01Editoriale
di Alessandro Santarelli
per Bianconeranews.it

Fino alla fine e oltre. Spalletti dentro il mondo Juventus, ora tocca ai giocatori

C’è un mondo possibile da costruire attorno alla nuova Juventus di Luciano Spalletti. La vittoria di Cremona, per nulla scontata, ha riaperto uno spiraglio di fiducia verso il presente e il futuro. Non si cambia una squadra in una settimana, forse neppure in un mese, figuriamoci in 48 ore, ma si può dare una primissima impronta sulla quale lavorare e gettare delle basi. La fai quando hai fiducia verso chi ti guida, quando il gruppo riconosce nel suo “ capo” un leader, un soggetto di cui fidarsi. Non lo era accaduto con Tudor, colpa anche e soprattutto di chi scendeva in campo, ma anche il tecnico croato ci messo del suo. O meglio, ha provato a fare con quella esperienza che poteva portare, certamente non quella del grande allenatore. Oggi gli alibi sono finiti per tutti, Spalletti lo sa e una delle prime cose che ha fatto è guardare negli occhi i suoi giocatori. Sguardo evidentemente ricambiato, seguendo le parole dello stesso tecnico alla vigilia della gara di questa sera, passaggio fondamentale nel percorso Champions che senza una vittoria allo Stadium contro lo Sporting rischia di chiudersi con troppo anticipo.

Nessuno ha la bacchetta magica e nessuno fa miracoli, ma in questi primi giorni “spallettiani” sembra di essere ritornati ad una certa normalità. Quella normalità, che dal punto di vista degli allenatori, negli ultimi 5 anni e’ spesso mancata. Alla Juve è difficile sperimentare, alla Juve è difficile allenare se non hai un certo curriculum ( Lippi, Trapattoni e Conte sono state delle eccezioni  e  guardate poi le carriere fatte ) alla Juve devi poter parlare alla squadra, e sappiamo bene quanto i calciatori tendano a fare il bello e il cattivo tempo, con autorevolezza e autorità che per diversi motivi non avevano i vari Pirlo Motta e Tudor.  Ora si tratta di lavorare sul campo e provare piano piano a risalire la china. I piedi debbono però restare piantati bene per terra. La squadra ha dei limiti strutturali che si porterà dietro, ma resta però buona per ambire almeno a lottare per i primi posti. E’ un momento in cui in campionato nessuno sembra avere la marcia in più dunque i margini per fare meglio ci sono tutti. Senza illusioni o facili esaltazioni, ma intanto con la consapevolezza di avere sulla panchina uno dei migliori allenatori disponibili su piazza.

Basta vedere le reazioni che arrivano da Napoli, dove guardano il moscerino nell’occhio lasciando perdere le travi con le quali fanno i conti da qualche anno  cercando però di far finta di niente, con una sensazione di comicità molto elevata... Poco  di nuovo sotto il sole, o forse si, la Juve potrebbe tornare a far paura. Chissà, ma intanto se Luciano da Certaldo dovesse riuscire in questa prima impresa si potrebbero gettare delle basi davvero interessanti.