Juventus, Comolli (e l'algoritmo) cambia idea: niente più giocatori dall'Arabia Saudita
Dopo un’estate passata a inseguire profili finiti in Arabia Saudita o fuori budget, Damien Comolli sembra pronto a cambiare strategia: addio agli “emiri del pallone”, spazio a giocatori più affidabili tatticamente e fisicamente, capaci di integrarsi subito nel progetto bianconero. La Saudi League resta molto distante dagli standard della Serie A, sia sul piano tecnico che su quello dell’intensità, oltre che economico: basti pensare a Kessie (14 milioni annui), Brozovic o Milinkovic-Savic, giocatori ormai abituati a ingaggi fuori portata per il calcio italiano.
Questo cambio di rotta riflette una visione più prudente, attenta a non compromettere il bilancio e a ridurre i rischi di flop estivi. Tuttavia, lascia anche qualche perplessità tra tifosi e addetti ai lavori: le energie spese per sondare giocatori svincolati o contesi all’estero, spesso “già visti” in Serie A, hanno generato frustrazione. Gli ultimi acquisti non sempre hanno convinto, alimentando un senso di pessimismo sulle modalità operative del neo AD. Lo riporta Tuttosport.
Altre notizie
Ultime dai canali
Primo piano






