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La verità che si nasconde dietro le lamentele di Conte e Tudor: l'Inter è l'unica vera eccellenza italiana in Champions League. I messaggi degli allenatori anche per cambiare la rotta nelle strategie di mercatoTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:01Editoriale
di Marco Conterio

La verità che si nasconde dietro le lamentele di Conte e Tudor: l'Inter è l'unica vera eccellenza italiana in Champions League. I messaggi degli allenatori anche per cambiare la rotta nelle strategie di mercato

Weston McKennie sarebbe il quindicesimo giocatore del Real Madrid in quanto a presenze in Champions League. Nella Juventus è invece quello con più esperienza nella massima competizione europea. Basterebbe questo dato per raccontare che tra Blancos e bianconeri non c'è partita e che ha ragione Igor Tudor, almeno in questo caso, quando dice che alla Vecchia Signora mancano dei leader. Dei giocatori d'enorme esperienza ma questo combacia perfettamente con quella del tecnico croato ad alti livelli. Ha ragione Antonio Conte, altrettanto, quando dice che il Napoli ha bisogno di tempo. Che non si può pretendere tutto e subito, che questa è un'ottima squadra che ha fatto un capolavoro la scorsa stagione ma che nessuno può pretendere d'andare sempre oltre l'ostacolo. E se le lamentele sono, come spesso accade, sopra le righe, celano (neanche troppo) una grande verità: il Napoli è migliorato in qualità e quantità ma serve ancora tempo per fare lo step da grande squadra. I numeri non sono tutto ma spiegano molte cose. Presenze totali dei giocatori del Napoli in Champions League: 464 partite, 63 gol, 31.967 minuti totali dei 22 in rosa. E questo grazie soprattutto alle 82 presenze di Kevin de Bruyne, beninteso. Noa Lang si lamenta per non essere parte dei progetto: dichiarazioni fuori tempo e fuori luogo, ma è il quarto per esperienza in Champions (33 presenze totali) e certamente s'immaginava una gestione diversa. Conte dovrà prender nota e trovare soluzione, altrimenti toccherà alla dirigenza farlo. I numeri Champions della Juventus sono ancor più impietosi: 365 presenze totali dei 25 giocatori della rosa. 50 reti soltanto, 23.369 minuti. McKennie, come detto, quello con più gare, 36. Solo due giocatori in doppia cifra, uno è Jonathan David, a 10 come Arkadiusz Milik. Per questo non c'è da pretendere troppo, da Juventus e Napoli in Champions League. E' questo il grande passo che dovranno fare Damien Comolli e Aurelio De Laurentiis coi suoi uomini mercato. Dopo aver aumentato la profondità, tanti e molto buoni, dovranno invertire la rotta. Pochi e di grande esperienza, la lezione Luka Modric al Milan non rimanga invano. Per questo vale ancor di più l'adagio per cui l'Inter è in questo momento storico l'unica vera eccellenza italiana del calcio europeo. E non lo confermano solo due finali Champions giocate negli ultimi anni ma pure i numeri di cui sopra. Se togliessimo De Bruyne, Napoli e Juventus sommate farebbero quasi esattamente i numeri nerazzurri: 23 giocatori, 798 presenze totali in Champions League, 81 gol e 57.295 minuti. Lautaro Martinez ha fatto 24 reti, serve certamente esperienza anche in fase realizzativa che quest'Inter per adesso non ha. Però se paragonata alle altre italiane non c'è partita e allora la pressione per Christian Chivu aumenta, gioco forza. Lo confermano i numeri, la storia recente, i risultati. Lo certificano anche le lamentele di Tudor e Conte.