Perché la Juve di Spalletti ancora non gira? Il commento degli opinionisti di TMW
Il terzo ko in Serie A (il primo nella nuova gestione tecnica) non sarà una bocciatura senza appello, ma certamente costringe la Juve a limitare al minimo le possibilità d'errore sulla strada che porta alla qualificazione alla prossima Champions League. Ma perché la Juventus di Luciano Spalletti ancora non gira? Ecco cosa ne pensano gli ospiti di TMW Radio, intervenuti a Marcanà.
Stefano Impallomeni: "Il più delle volte se hai una società forte è difficile che tu possa avere una squadra debole. Ci vuole pazienza ovviamente, nonostante le perplessità sulle ultime finestre di mercato. Detto ciò Spalletti non è un mago; è un ottimo allenatore, ma ieri si è vista una differenza abissale con il Napoli. I bianconeri sono altalenanti e sono ancora alla ricerca di loro stessi. Poi c'è da discutere sulla squalità degli interpreti, dato che ieri il centrocampo titolare della Juventus ha perso contro McTominay, Elmas e Vergara".
Massimo Bonanni: ""Al momento Spalletti ha inciso poco o niente, anche se poteva essere prevedibile, dato che un allenatore nuovo ha bisogno del tempo giusto per dare un'identità. Qualche piccolo cambiamento ha provato a darlo, come per esempio con Koopmeiners difensore centrarle o Yildiz schierato ieri come falso nueve. Di certo ci si aspettava qualcosa in più e al momento i calciatori non riescono a fare ciò che lui vorrebbe. Il punto è che quando si cambia un tecnico le responsabilità raddoppiano per i giocatori, che al momento stanno dimostrando di non essere da Juventus".
Daniele Garbo: "A prescindere dagli errori di Spalletti di ieri, continuo a pensare che questa squadra sia stata costruita male. Manca un giocatore di qualità, dei centravanti che hanno comprato non ne fanno uno buono. Chi ha deciso questi acquisti? Chi ha messo insieme questa squadra? Non ne hanno più azzeccata una, il problema non è l'allenatore".
Massimo Orlando: "Al momento la vedo difficile perché ci sono almeno cinque squadre più forti della Juventus. Lo stesso Bologna e lo stesso Como lavorano meglio. Per la squadra che ha ora la Juventus farebbe un'impresa ad entrare tra le prime quattro. Spalletti proviene dalla batosta vissuta con l'Italia, ma detto ciò un allenatore come lui non può aver dimenticato come si lavora; probabilmente si aspettava un'altra qualità quando è arrivato. Penso che più di tanto al momento non possa fare".
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