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Juve, Spalletti: "Dobbiamo dimostrare di essere professionisti da Juve"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 12:28Serie A
di Camillo Demichelis

Juve, Spalletti: "Dobbiamo dimostrare di essere professionisti da Juve"

Diretta scritta su TUTTOmercatoWEB.com. Premi F5 per aggiornare!
11:45 - Luciano Spalletti presenta Fiorentina-Juventus, gara valida per la quarta giornata di Champions League in programma domani alle 18. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero in diretta. 12:01 Luciano Spalletti prende posto in sala stampa: comincia ora la conferenza del tecnico della Juventus. Come sono andate queste settimane? "Abbiamo lavorato ma non avevo molti giocatori a disposizione. Ieri in allenamento ho visto qualcosa di nuovo, perciò è bella questa disponibilità dei giocatori. Qui sono super organizzati, i giocatori li vanno a raccattare e te li consegnano a domicilio, meglio di così non si può. Nonostante qualcuno avesse 10 ore di volo ieri hanno voluto esserci, noi abbiamo dovuto fare un po' attenzione. Qualcuno ha fatto differenziato, oggi sono tutti a disposizione". Sulle difficoltà in zona gol? Come sta Vlahovic? "Si fa sempre riferimento ai numeri, non possiamo fare a meno di utilizzarli. Il lavoro vero è quello di riuscire a trovare una stabilità dove poggiare la forza della squadra, non andare a correggere questa cosa o quella. È un discorso di creare qualcosa che venga riconosciuto dai calciatori. Ho detto alla squadra che sono in linea di quello che pensavo di loro e sono contento di aver trovato quello che speravo. Noi abbiamo tante cose e sono cose importanti. Ora dobbiamo riconoscere questi momenti e di saperle mettere in pratica nei momenti giusti, perchè noi abbiamo quasi tutto". Quali sono i segnali di crescita della squadra? "Quello che ho detto adesso. Noi abbiamo delle qualità e dobbiamo basarci su queste. Noi dobbiamo saper riconoscere i momenti dove usare le nostre qualità. È sempre un lavoro del comportamento del blocco squadra: cosa fare in quale momento della partita. Questa è la cosa difficile da fare e si lavora soprattutto su questo". Su Koopmeiners? "In generale non è il ruolo che cambia il grande calciatore. Il grande calciatore porta sempre il suo stile di gioco dove lo metti. Il calciatore moderno è quello che sa adattarsi alla partita. Noi dobbiamo capire dove vogliamo sfruttare le sue qualità. Lui, in queste tre partite, ha fatto vedere le sue qualità. Penso che in queste tre partite abbia fatto vedere le sue qualità, se faccio un passo indietro è stato bravo nelle zone di campo dove credevo avesse più difficoltà, da assaltatore come lo faceva giocare Gasp. Sono contento abbia risposto in questa maniera perchè non era scontato, che tirasse fuori questa personalità che ha. Lui ci può dare un contributo di esperienza e personalità. Noi abbiamo recuperato dei difensori forti come Kelly e Cabal, perciò possiamo vederlo a centrocampo". Sul suo ritorno a Firenze? "Ci sono già stato a Firenze e la conosco bene, perchè ho passato tanto tempo lì. Io accetterò qualsiasi situazione che mi troverò davanti. Poi entrerò in campo da allenatore della Juventus e accetterò tutto. Io ho sempre rispettato tutti e non ho debiti con nessuno e sono sereno ad essere l'allenatore della Juventus anche nello stadio di Firenze. Io mi aspetto una grande partita, perchè troveremo una squadra e una città intera che darà il massimo, perciò sarà una partita molto difficile. Io mi aspetto che si faccia vedere che siamo professionisti da Juventus". Pensa di passare alla linea a 4? "È una cosa che abbiamo accennato e dobbiamo andare a valutare. Abbiamo bisogno di tempo per fare questo, perchè abbiamo fatto pochi allenamenti. Per la difesa a 4 dobbiamo recuperare determinati giocatori e avere delle alternative per andare dentro con forza". Ci può raccontare queste cose nuove che ha visto? Si può andare più nello specifico, si possono prendere dei pezzi di partita individuali e su quello che abbiamo posto in attenzione si è vista l'attenzione del giocatore. Per me è un passo in avanti dal punto di vista del giocatore. Il calcio è una biblioteca aperta a tutti. Delle cose che abbiamo detto ho riscontrato che ci hanno messo attenzione e il giorno dopo hanno cercato di metterlo in pratica". Sulle qualità umane del gruppo? "Si è quello che fa sempre la differenza. In un gruppo bisogna sapere stare insieme e avere la stessa passione. Non bisogna solo passarsi un pallone e ci vogliono anche altre cose. Noi abbiamo un gruppo di bravi ragazzi. Per lo sport, per quello che è andare al di là del recinto a vedere chi c'è può dare dei vantaggi. Essere della Juventus non vuol dire essere presuntuosi, ma vuol dire anche non subirne le pressioni. La personalità è quella cosa che riesci a sviluppare in base al posto dove ti trovi a doverla esercitare. A volte si deve modificare quello che è il nostro atteggiamento. Un po' di sana follia, creatività, una fucilata nella notte che ti fa sobbalzare, è una cosa che ti risveglia e ti fa vedere e reagire in maniera totalmente differente. Bisogna andare a giocare in un posto dove troviamo una squadra forte, un allenatore che conosco perchè mi è piaciuto vederlo allenare, dobbiamo essere veramente al top e pronti a tutto. E a volte vuol dire ribaltare la situazione". Come sta Yildiz? Dentro la situazione del rinnovo... no nspetta a me. La guardo, la ascolto e poi è la società che sa cosa fare. Yildiz per me è facile: è quello - e ne abbiamo altri -, che spacca i moduli, gli schemi. E' quello della fucilata nella notte. Chiunque accende un dialogo con Yildiz vuol dire accenderlo con la squadra. Lui sa stare dentro la squadra, ha i comportamenti del leader di squadra e per me è il massimo". Sul modificare il calendario per la Nazionale? "Per me non è un problema per quello che mi hanno detto. Io mi sono versato molto più olio bollente di quello che mi hanno voluto versare. Secondo me ci siamo resi conti che il percorso sarebbe stato questi e siamo in corsa per il nostro obiettivo. Ora tutti si sono resi conto che abbiamo avuto a che fare contro una squadra forte come la nostra. Noi abbiamo una nazionale forte. Ora bisogna sostenere i giocatori e il nostro commissario tecnico. Noi possiamo aiutarla volendo bene alla Nazionale. Io voglio bene ai calciatori, anche a Gattuso e meritano il mio bene.Meritano il mio bene. Da allenatore della Juventus dico che se ci fosse qualcosa di cui ha bisogno la nazionale da me noi saremmo contenti di poterli mettere a disposizione quelle che sono le necessità per portare dei contributi di tempo, disponibilità che possa aiutare ad arrivare al Mondiale che è una cosa che sono convinto avverrà ma se si può dare una mano diamola tutti insieme". Termina la conferenza stampa di Spalletti