Fiorentina, a gennaio sarà rivoluzione. E in mezzo può tornare in auge McKennie
La Fiorentina dovrà pazientare ancora pochi giorni prima di accogliere il nuovo responsabile dell’area tecnica ma Fabio Paratici è pronto a chiudere definitivamente la sua esperienza con il Tottenham e, salvo sorprese, farà il suo ingresso al Viola Park lunedì 5 gennaio. A Firenze cresce l’attesa per una figura considerata decisiva, forse l’unica in grado di rimettere in carreggiata una stagione che fin qui ha preso una piega drammatica.
Da quel momento in poi, insieme alla dirigenza viola, Paratici dovrà tracciare la rotta, a partire dall’apertura del mercato invernale. Dopo il pesante passo falso di Parma, l’idea di una profonda ristrutturazione appare inevitabile. Convincere nuovi giocatori a sposare una squadra fanalino di coda non sarà semplice, ma l’intenzione è chiara: almeno un innesto per reparto, accompagnato da diverse cessioni, scrive La Nazione. In uscita ci sono profili come Richardson, Pablo Marí e Kouame, il cui ingaggio pesa in modo significativo sul bilancio. Non sono escluse altre partenze, anche tra chi ha avuto più spazio.
Attenzione poi alle situazioni di Mandragora, seguito dall’Atalanta, e di Nicolussi Caviglia, il cui riscatto dal Venezia è legato a precise condizioni di utilizzo. Sul mercato restano monitorati diversi nomi, da Coppola a Dragusin, passando per Martel e Boga. Torna d’attualità anche Weston McKennie, possibile occasione vista la scadenza del contratto con la Juventus.
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