Torino, Cairo ha speso 87 milioni in 20 anni. E ora è "disponibilissimo" a vendere
"Vendere il Toro non è banale, devi trovare qualcuno con risorse e capacità per fare meglio di me. Per me vendere il Torino è anche una responsabilità. Se arriva qualcuno con disponibilità e passione per fare le cose bene io sono disponibilissimo". Lo scorso maggio Urbano Cairo, presidente del Toro, aveva spiegato come la società fosse in vendita. "Sono 20 anni che sono al Toro, più di così cosa posso fare? L’ho preso dal fallimento e lo consegno in condizioni molto migliori, in Serie A, con tanti giocatori nelle rispettive nazionali, il Robaldo, il Filadelfia: meglio di così! Poi chi arriva farà meglio".
Non ha tutti i torti, anche se il problema del Torino non è tanto il rimanere in A, quanto la mancanza di ambizioni. E di obiettivi, visto che è andato sì due volte in Europa, ma entrambe perché ci sono state delle esclusioni "a tavolino". Prima del Parma di Ghirardi - che poi andrà fallito - poi del Milan di Yonghong Li, già passato di mano a Elliott e deciso a pagare con l'esclusione dall'Europa League per non vedersi pregiudicata una Champions più avanti. Cairo ha comunque speso 87 milioni nei suoi 20 anni di Toro.
I dati
2005: -1,5 milioni
2006: -3,8 milioni
2007: -3,9 milioni
2008: -3,9 milioni
2009: -8,4 milioni
2010: -11,1 milioni
2011: -14,7 milioni
2012: -11 milioni
2013: 1 milione
2014: 10,5 milioni
2015: 9,5 milioni
2016: 1,4 milioni
2017: 37,2 milioni
2018: -12,3 milioni
2019: -13,9 milioni
2020: -19 milioni
2021: -37,8 milioni
2022: -6,8 milioni
2023: -9,6 milioni
2024: 10,4 milioni
Totale: -87,7 milioni
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