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Juventus, Spalletti chiede continuità e rilancia Bremer e Openda contro la RomaTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 06:45Serie A
di Camillo Demichelis

Juventus, Spalletti chiede continuità e rilancia Bremer e Openda contro la Roma

La Juventus, ieri, si è allenata in vista della sfida contro la Roma e poi i giocatori sono rientrati nelle loro abitazioni, visto che Luciano Spalletti ha abolito i ritiri. Questa mattina, la squadra tornerà alla Continassa per la rifinitura mattutina e per limare gli ultimi dettagli in vista della gara di stasera. Luciano Spalletti, in conferenza stampa, ha rivelato che dal primo minuto si rivedrà Gleison Bremer: “Bremer gioca e dobbiamo fare delle valutazioni su Rugani e Cabal che hanno degli affaticamenti muscolari. David hanno fatto bene a non portarlo a cena perchè ha grattato il parmigiano sulla pasta alla vongole e non l’hanno più portato”. Inoltre, il tecnico di Certaldo si è poi soffermato sul momento che vive Cambiaso: “Galante ha detto sicuramente la verità. Un giocatore che mi piace e sa far tutto, però in questo momento ho preferito togliergli dei pezzi di partita. Sa far tutto ma in questo momento è un po’ tutto sotto livello perchè lui ha potenzialità superiori. Lui ci è rimasto male perchè lui capisce questa situazione, è esigente con se stesso, non ce l’aveva con nessuno m con se stesso. Ne abbiamo parlato, gli ho fatto vedere, lui è uno che legge i dati che gli vengono spediti ed è uno molto autocritico. Si va a prendere il meglio della situazione, la presunzione è inallenabile, invece questo fatto che lui ha fatto delle riflessioni e in allenamento l’ho visto rifare quelle sgasate… lui sa far tutto”. Spalletti si aspetta continuità. La Juventus contro il Bologna ha giocato un’ottima partita e adesso Luciano Spalletti si aspetta continuità: “Mi ha fatto piacere aver detto quel discorso di averli visti bene e soltanto con il Bologna abbiamo visto questo miglioramento. I ragazzi l’hanno fatto in una partita tosta e difficile. Questo può portare determinazione ed andare a prenderci altre cose. Dobbiamo mantenere le cose nel lungo periodo per fare la differenza”. Il tecnico di Certaldo ha poi elogiato Gasperini e il suo tipo di gioco: “ Io sto bene con tutti, con molti di questo campionato. Lui è uno di quelli che mi ha messo curiosità da sempre, è il modo di praticare un mestiere che fa la differenza, da uno come Gasperini c’è da imparare. E’ un modello di fabbrica il Gasp brand, ormi lo fanno un po’ tutti questa cosa qua, quanti dicono: fanno come l’Atalanta o come la Roma adesso. All’inizio a Crotone faceva già così, questo uomo contro uomo. Tutti i suoi ex calciatori che fanno gli allenatori giocano tutti come lui: Palladino, Juric, Bocchetti, Modesto… guarda la Roma attuale. Calciatori trasformati da un punto di vista di mentalità, se non sei di livello ti sgama, ti trova i difetti. Mancini ora fa goal da ogni parte del campo, chiunque è disponibile in qualsiasi posizione di campo. Individualmente ti recintano, è una cosa difficile d liberarsi, trovare una possibilità di spazi. Lui attraverso il suo modo asfissiante riesce a non farteli acchiappare, lo fa in maniera continua e opprimente, avvolgente e non ti rimane spazio per avere la libertà di esibire il tuo calcio. Se non vai oltre il duello è impossibile, se no si entra dentro la loro partita. Per me è uno di quelli che ha inventato un modo a cui ora in tanti fanno riferimento. Come Sacchi ha creato delle situazioni nuovi anche Gasperini e per cui si fanno i complimenti”. Infine, Spalletti ha parlato del ruolo di McKennie e Yildiz: “A me sembrava di aver fatto più confusione. Però è un pochettino così. Ora non sai da dove arriva l’avversario e i calciatori modificano di continuo la loro posizione e gli spazi sono tra gli avversari e ti devi rendere conto di questo. Se non riesci a vedere questo non trovi gli spazi. È un po quello che faceva Totti o Del Piero che praticamente con le sue giocate vedeva l’impossibile. Lui andava a creare da una situazione pensata poi ci creava una situazione reale. Questi giocatori determinavano di dover stare al suo livello. Quando Francesco aveva la palla Perrotta e Salah andavano già oltre. Questo ti serve per andare oltre queste piccole prigioni che ti creano le squadre. Con le sue giocate anticipava, vedeva l’impossibile. Da una fantasia creava una situazione reale e questi giocatori determinavano agli altri di essere al loro livello. Trasformare l’immaginazione in realtà, questo è quello che ci vuole e i nostri giocatori ci possono stare. Adesso devono adattarsi a non aver ruolo, perchè ci vogliono le giocate, la forza e tante cose per riempire la partita”. Spalletti lancia Openda. Luciano Spalletti va verso la conferma del 3-4-2-1 che ha regalato recenti soddisfazioni alla Continassa. Il tecnico bianconero, per il match contro la Roma, sembra intenzionato a dare continuità ad alcune certezze, per garantire maggiore solidità ed equilibrio. Tra i pali non dovrebbero esserci sorprese: toccherà ancora a Di Gregorio difendere la porta della Juventus. Davanti a lui, la difesa sarà composta da tre elementi, con Bremer nel ruolo di centrale e Kalulu e Kelly ai suoi lati, chiamati a garantire copertura ma anche pulizia nell’impostazione dal basso. Sulle corsie esterne agiranno McKennie e Cambiaso, entrambi impiegati a tutta fascia. Il numero 27 juventino darà qualità e spinta sulla sinistra, mentre l’americano sarà fondamentale a destra per intensità e inserimenti. In mezzo al campo, Spalletti si affiderà alla coppia Locatelli-Thuram: il capitano avrà il compito di dettare i tempi della manovra, mentre il francese porterà fisicità, dinamismo e recupero palla. Alle spalle dell’unica punta spazio a Conceicao e Yildiz, liberi di muoversi tra le linee e creare superiorità numerica. In attacco, il riferimento offensivo sarà Openda, scelto per la sua velocità e la capacità di attaccare la profondità.