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Kovalev sullo Zenit: "Deve salvare la faccia del calcio russo in Europa"
La Juventus di Massimiliano Allegri sfida oggi lo Zenit San Pietroburgo di Sergej Semak. All'andata della fase a gironi, in Russia, è finita 1-0 per la formazione bianconera che cerca oggi allo Stadium il pass per gli ottavi di finale. Col collega Alexey Kovalev di Match TV, per Tuttomercatoweb.com l'analisi del momento dei russi, che oggi si affideranno a Serdar Azmoun in attacco.
La Champions è davvero un obiettivo per lo Zenit?
"Credo che in questo momento l'obiettivo principale sia salvare la faccia del calcio russo sul piano internazionale. In Russia tutti riconoscono lo Zenit come campione, basti vedere le gare vinte nelle ultime due: 7-1 allo Spartak, 4-1 alla Dynamo. Però se lo Zenit dovesse perdere contro la Juventus, magari con un passivo importante, vorrebbe dire che la nostra lega sarebbe ancora troppo debole. E che il nostro è un campione di un 'campionato locale'. Però, se dovessero giocare come a San Pietroburgo e raggiungere un pareggio, sarebbe un ottimo risultato. Vincere... Quello lo sanno tutti, sarebbe solo un miracolo".
Anche se sfidare la Juventus ora, forse, arriva nel momento giusto
"Credo che la forza e l'autorevolezza della Juventus siano ancora troppo importanti. Dubito che lo Zenit sia venuto in Italia col pensiero di vincere. Tutti sanno cosa sia la Serie A e che differenza ci sia col campionato russo. Sono livelli diversi, per questo lo Zenit deve giocare un suo calcio, buono, e lottare per un pari".
Prima della Juventus, due ko in campionato, inattesi. Poi, dopo la Juventus, 11 gol fatti e 2 subiti in sole due gare contro Spartak e Dynamo, le due squadre di Mosca. Il periodo buio è alle spalle?
"Diciamo che fin quando lo Zenit riesce a battere e perfino umiliare le rivali locali, i tifosi sono felici. Ma adesso viene il difficile contro la Juventus, anche se dopo la gara coi bianconeri non ci sono state critiche anche perché hanno resistito per 86 minuti".
Giocherà Azmoun
"E' uno dei più pericolosi, senza dubbio, con Claudinho, Wendel e Dzyuba. Sono giocatori importanti e di talenti, la Juventus farà bene a tenerli d'occhio".
La Champions è davvero un obiettivo per lo Zenit?
"Credo che in questo momento l'obiettivo principale sia salvare la faccia del calcio russo sul piano internazionale. In Russia tutti riconoscono lo Zenit come campione, basti vedere le gare vinte nelle ultime due: 7-1 allo Spartak, 4-1 alla Dynamo. Però se lo Zenit dovesse perdere contro la Juventus, magari con un passivo importante, vorrebbe dire che la nostra lega sarebbe ancora troppo debole. E che il nostro è un campione di un 'campionato locale'. Però, se dovessero giocare come a San Pietroburgo e raggiungere un pareggio, sarebbe un ottimo risultato. Vincere... Quello lo sanno tutti, sarebbe solo un miracolo".
Anche se sfidare la Juventus ora, forse, arriva nel momento giusto
"Credo che la forza e l'autorevolezza della Juventus siano ancora troppo importanti. Dubito che lo Zenit sia venuto in Italia col pensiero di vincere. Tutti sanno cosa sia la Serie A e che differenza ci sia col campionato russo. Sono livelli diversi, per questo lo Zenit deve giocare un suo calcio, buono, e lottare per un pari".
Prima della Juventus, due ko in campionato, inattesi. Poi, dopo la Juventus, 11 gol fatti e 2 subiti in sole due gare contro Spartak e Dynamo, le due squadre di Mosca. Il periodo buio è alle spalle?
"Diciamo che fin quando lo Zenit riesce a battere e perfino umiliare le rivali locali, i tifosi sono felici. Ma adesso viene il difficile contro la Juventus, anche se dopo la gara coi bianconeri non ci sono state critiche anche perché hanno resistito per 86 minuti".
Giocherà Azmoun
"E' uno dei più pericolosi, senza dubbio, con Claudinho, Wendel e Dzyuba. Sono giocatori importanti e di talenti, la Juventus farà bene a tenerli d'occhio".
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