Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Serie A
Allegri prima stuzzica Rabiot e poi lo lancia titolare. Ma non basta, il francese delude ancoraTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 9 novembre 2021, 06:45Serie A
di Simone Dinoi

Allegri prima stuzzica Rabiot e poi lo lancia titolare. Ma non basta, il francese delude ancora

Massimiliano Allegri ha concesso ai pochi rimasti a Torino tre giorni di riposo prima di riprendere a lavorare, in forma rimaneggiata considerate le tante assenze, in vista della sfida, fondamentale in chiave Europa, contro la Lazio dell’ex tecnico della Juventus Maurizio Sarri. E proprio l’ex allenatore bianconero, precedendo Pirlo prima e Allegri poi, fu il primo a discutere delle potenzialità smisurate di Adrien Rabiot. Potenzialità rimaste, finora e dopo più di due anni a Torino, abbondantemente inespresse.

Allegri, bastone e carota.
Lascia la sensazione di avere un potenziale superiore di ciò che esprime”, così Sarri; “Raramente ho visto uno così forte fisicamente e tecnicamente. Non sa neanche lui le potenzialità di miglioramento che ha”, così Pirlo; “È un giocatore straordinario, nemmeno lui sa quanto è forte”, così Allegri. Tre momenti diversi, tre estratti sparsi per il tempo di quello che Rabiot dovrebbe essere ma che, in realtà, alla Juventus non è stato mai. Prima della Fiorentina il registro di Allegri ha subìto una modifica: “Inutile parlare del potenziale. Adrien deve fare molto di più, semplice”. Una stilettata del livornese al centrocampista francese che poi, l’indomani, è stato lanciato da titolare nella sfida delicata contro la squadra viola. Bastone e carota. Risultato? Non proprio la reazione del secolo dell’ex PSG.


Rabiot delude, ancora.
Riempire il centro del rettangolo verde e avere maggiore fisicità per reagire alla forte pressione (lanciando dalla retrovie su di lui) della squadra di Italiano: principalmente questi i motivi tecnico-tattici, sommati al fattore motivazionale, che hanno spinto Allegri a scegliere nuovamente Rabiot. Pochissime volte però il francese è riuscito a spiccare in mezzo al campo perdendo anche qualche contrasto con il ben più piccolo Bonaventura. Poca o nulla in fase di possesso, in sofferenza in quella di difesa sulle combinazioni spagnole di Odriozola e Callejon (da un buco sull’asse Alex Sandro-Rabiot la chance, più grossa, della Fiorentina targata Saponara). Insomma, il solito Rabiot. Ci si aspettava una reazione, non è stato, neanche questa volta, il caso. Quanto ancora sarà disposta ad aspettare la Juve?