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TMW RADIO - Ghisoni: "Miretti più simile a Gerrard. La Juve ci punti veramente"
Ospite Paolo Ghisoni
Maracanà con Eleonora Marini e Cristiano Cesarini
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Jurgen Klopp ha firmato il prolungamento con il Liverpool fino al 2026. Sulla panchina dei Reds dal 2015, il tecnico tedesco è uno dei pochi tecnici longevi nel calcio europeo. Un esempio che in Italia sembra impossibile da seguire. E a parlarne a TMW Radio, durante Maracanà, è stato il giornalista Paolo Ghisoni: "Gli è stata data la possibilità di dimostrare quello che vale. Il Liverpool ha fatto campagna acquisti anche per l'area scouting, prendendo il capo scouting del Dortmund. Era fondamentale creare una filiera importante che dall'alto calasse fino al basso. E sono riusciti a diventare una società top a livello europeo. In Italia siamo schizofrenici, l'allenatore lavora sul presente e non ha quasi mai l'opportunità di lavorare su un progetto a lungo termine.
Mentre sull'esordio di Fabio Miretti con la Juventus ha detto: "Quello che ha fatto Allegri lo capisco. Era una partita importante ma non decisiva ma ha deciso di puntarci dal primo minuto, non facendogli fare pochi minuti come in altri casi. Il senso di appartenenza si sviluppa anche così. Poi la società deve essere brava a ritagliargli uno spazio. E' un centrocampista europeo, come non lo si vedeva dai tempi di Marchisio. Se la Juve non se ne accorge, il pericolo è poi che decida di andare via. Se punta su Miretti, sarebbe anche una svolta culturale per il calcio italiano. Negli altri campionati è già così. Non è paragonabile a Marchisio, è potenzialmente superiore, lo vedo più alla Gerrard. Ha qualcosa in più, è un ragazzo con una buona testa, col procuratore e una famiglia giusti. Si fanno scelte ragionando e non seguendo il denaro".
E su Nicolò Fagioli: "Meglio titolare nella Cremonese in Serie A che 5 minuti nella Juventus. Non è detto che torni dal prestito in bianconero. Rovella? E' un altro giocatore di prospettiva, ma dopo questa operazione ufficializzata lo scorso anno c'è stato un down. Il problema per questi ragazzi è anche il solo avvicinarli a maglie importanti.
Mentre sull'esordio di Fabio Miretti con la Juventus ha detto: "Quello che ha fatto Allegri lo capisco. Era una partita importante ma non decisiva ma ha deciso di puntarci dal primo minuto, non facendogli fare pochi minuti come in altri casi. Il senso di appartenenza si sviluppa anche così. Poi la società deve essere brava a ritagliargli uno spazio. E' un centrocampista europeo, come non lo si vedeva dai tempi di Marchisio. Se la Juve non se ne accorge, il pericolo è poi che decida di andare via. Se punta su Miretti, sarebbe anche una svolta culturale per il calcio italiano. Negli altri campionati è già così. Non è paragonabile a Marchisio, è potenzialmente superiore, lo vedo più alla Gerrard. Ha qualcosa in più, è un ragazzo con una buona testa, col procuratore e una famiglia giusti. Si fanno scelte ragionando e non seguendo il denaro".
E su Nicolò Fagioli: "Meglio titolare nella Cremonese in Serie A che 5 minuti nella Juventus. Non è detto che torni dal prestito in bianconero. Rovella? E' un altro giocatore di prospettiva, ma dopo questa operazione ufficializzata lo scorso anno c'è stato un down. Il problema per questi ragazzi è anche il solo avvicinarli a maglie importanti.
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