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TMW - Allegri: "Oggi Scanavino ha parlato alla squadra. Le ambizioni della Juve non cambiano"
Dopo il successo sul Rijeka in amichevole, il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato ai microfoni di TMW in zona mista in vista della ripresa del campionato: "Preoccupazioni non ce ne sono, servirà essere molto bravi in questi giorni a rimetterci mentalmente nelle condizioni ideali per poter affrontare la Cremonese. Quando c'è un nuovo inizio c'è sempre qualche punto interrogativo".
Come ha lavorato la squadra dal punto di vista fisico?
"A livello fisico io non ci capisco niente... Siamo stati criticati perché la squadra non correva, poi abbiamo fatto 6 partite e nessuno ha parlato di condizione fisica. Non si capisce se e quando abbiamo lavorato male".
Le questioni societarie?
"Oggi ho parlato col nuovo dg Scanavino, che si è presentato alla squadra e allo staff. Poche parole ma giuste. Ha ribadito che la Juventus è sempre la Juventus, programmi e ambizioni non cambiano ora e non cambieranno mai. Noi siamo artefici del destino della Juventus in campo e lavoreremo su questo. La Juventus fa parte di uno dei gruppi industriali più forti del mondo, poi la passione della proprietà è infinita e questo è una responsabilità in più. Sono sempre stato sereno, poi dispiace leggere tutti i giorni queste cose".
Cosa ha chiesto nello specifico al gruppo?
"Secondo me abbiamo fatto un passetto in avanti, abbiamo preso a fare una buona fase difensiva e c'è voglia di sacrificarsi, di fare fatica, per arrivare ai risultati. Sappiamo di essere partiti male ma tutto deve essere visto come un'opportunità, nello specifico quella di risalire in classifica e di arrivare in fondo al campionato cercando di arrivare al risultato minimo che è il 4 posto. Il percorso è ancora lungo e va fatto passo dopo passo, senza pensare a quello che succederà fra tre mesi".
Nell'incontro con Scanavino è uscita la voglia di tornare subito a vincere?
"E' dieci anni che faccio parte della Juventus... In 125 anni non ce n'è mai stato uno in cui non ci fosse l'ambizione di vincere. I programmi sono sempre volti al massimo e oggi ci è stato confermato".
L'assetto tattico è oramai questo o può cambiare?
"E' l'ultimo dei problemi, abbiamo tantissime partite e vanno giocate in 15. Gocheremo ogni 3 giorni, di partita in partita si vedrà".
Il suo nuovo ruolo come riferimento dell'area sportiva?
"Io sul ruolo sono sempre stato con la società, abbiamo sempre deciso insieme. C'è Cherubini, ci sono gli osservatori, valutiamo il mercato insieme. La squadra momentaneamente è a posto con questi 26, magari ci sarà qualche giovane in uscita, sul resto siamo allineati perché sappiamo che la seconda parte di stagione è quella che conta. C'è unità d'intenti su tutto".
Come ha lavorato la squadra dal punto di vista fisico?
"A livello fisico io non ci capisco niente... Siamo stati criticati perché la squadra non correva, poi abbiamo fatto 6 partite e nessuno ha parlato di condizione fisica. Non si capisce se e quando abbiamo lavorato male".
Le questioni societarie?
"Oggi ho parlato col nuovo dg Scanavino, che si è presentato alla squadra e allo staff. Poche parole ma giuste. Ha ribadito che la Juventus è sempre la Juventus, programmi e ambizioni non cambiano ora e non cambieranno mai. Noi siamo artefici del destino della Juventus in campo e lavoreremo su questo. La Juventus fa parte di uno dei gruppi industriali più forti del mondo, poi la passione della proprietà è infinita e questo è una responsabilità in più. Sono sempre stato sereno, poi dispiace leggere tutti i giorni queste cose".
Cosa ha chiesto nello specifico al gruppo?
"Secondo me abbiamo fatto un passetto in avanti, abbiamo preso a fare una buona fase difensiva e c'è voglia di sacrificarsi, di fare fatica, per arrivare ai risultati. Sappiamo di essere partiti male ma tutto deve essere visto come un'opportunità, nello specifico quella di risalire in classifica e di arrivare in fondo al campionato cercando di arrivare al risultato minimo che è il 4 posto. Il percorso è ancora lungo e va fatto passo dopo passo, senza pensare a quello che succederà fra tre mesi".
Nell'incontro con Scanavino è uscita la voglia di tornare subito a vincere?
"E' dieci anni che faccio parte della Juventus... In 125 anni non ce n'è mai stato uno in cui non ci fosse l'ambizione di vincere. I programmi sono sempre volti al massimo e oggi ci è stato confermato".
L'assetto tattico è oramai questo o può cambiare?
"E' l'ultimo dei problemi, abbiamo tantissime partite e vanno giocate in 15. Gocheremo ogni 3 giorni, di partita in partita si vedrà".
Il suo nuovo ruolo come riferimento dell'area sportiva?
"Io sul ruolo sono sempre stato con la società, abbiamo sempre deciso insieme. C'è Cherubini, ci sono gli osservatori, valutiamo il mercato insieme. La squadra momentaneamente è a posto con questi 26, magari ci sarà qualche giovane in uscita, sul resto siamo allineati perché sappiamo che la seconda parte di stagione è quella che conta. C'è unità d'intenti su tutto".
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