
Tardelli: "AIC opaca e piena di clientele. Tommasi? Con lui parlato tanto ma detto niente"
Ospite delle pagine del Corriere della Sera, Marco Tardelli, ex campione del Mondo di Spagna '82, è tornato sul tema della sua candidatura alla guida dell'AssoCalciatori per le prossime elezioni: "Credo che l'AIC - spiega - in questi anni abbia commesso parecchi errori. Ha rinunciato a fare sindacato, più impegnato a fare politica che a tutelare gli interessi di chi ha bisogno. Io non voglio governare i calciatori, voglio aiutarli".
Ancora sull'AIC spiega: "E' diventato un centro di potere, pieno di cose che non mi piacciono, clientele e parentopoli, con una gestione opaca e poco trasparente".
Infine spazio ad un pensiero su Damiano Tommasi, attuale numero uno del sindacato di categoria: "Prima del Coronavirus ci siamo confrontati sei volte. Lui però voleva un candidato unico. In sostanza ci siamo parlati tanto, ma non ci siamo mai detti niente".
Ancora sull'AIC spiega: "E' diventato un centro di potere, pieno di cose che non mi piacciono, clientele e parentopoli, con una gestione opaca e poco trasparente".
Infine spazio ad un pensiero su Damiano Tommasi, attuale numero uno del sindacato di categoria: "Prima del Coronavirus ci siamo confrontati sei volte. Lui però voleva un candidato unico. In sostanza ci siamo parlati tanto, ma non ci siamo mai detti niente".
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