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Lazio, da Chivasso all'esordio in Europa: ecco Falbo, l'ultimo giovane lanciato da Inzaghi
venerdì 13 dicembre 2019, 08:00Editoriale
di Valerio De Benedetti
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Lalaziosiamonoi.it

Lazio, da Chivasso all'esordio in Europa: ecco Falbo, l'ultimo giovane lanciato da Inzaghi

Nella buia notte di Rennes, che ha certificato l'uscita della Lazio dall'Europa League, l'unica nota lieta è rappresentata da Luca Falbo. Al Rhoazon Park è il minuto 74' quando Simone Inzaghi decide di far esordire l'ennesimo giovane cresciuto nel vivaio, il numero 12 per l'esattezza. Dopo Lombardi, Murgia, Strakosha, Prce, Rossi, Spizzichino, Palombi, Miceli, Armini, Guerrieri e Capanni, ecco anche Falbo. Nuove speranze, nuovi sogni e nuove ambizioni. Il classe 2000 è una delle colonne portanti della Primavera di Leonardo Menichini. Protagonista la scorsa annata con Bonacina, anche quest'anno si sta confermando su buoni livelli nonostante il salto di categoria. Prestazioni che gli sono valse le chiamate di Inzaghi, la prima il 28 novembre in occasione della sfida col Cluj. Esordio rinviato, ma solo di un paio di settimane: "In questi giorni avevo i brividi, le lacrime agli occhi. Adesso sono il ragazzo più felice del mondo", le sue parole emozionate al termine della sfida. Non ci crede ancora Luca, chissà cosa avrà pensato quando Inzaghi girandosi verso di lui lo ha richiamato: "Falbo, tocca a te". Nella testa continua a rivivere quei momenti che da domani potrà finalmente raccontare ai suoi compagni di università e ad amici di vecchia data: "Non credevo di entrare in campo, però posso dire che aspettavo tutto questo da moltissimi anni". Un sogno nel cassetto finalmente realizzato, quella maglia col numero 52 Luca la custodirà con gelosia per tutta la vita. 

LA STORIA - Faccia pulita, l'aria del bravo ragazzo. Luca Falbo nasce a Chivasso, nella provincia torinese, dove muove i primi passi da calciatore. Oggi vive a Fregene, la Capitale è la sua città adottiva. La prima squadra a notarlo giovanissimo è la Roma, che lo inserisce nella formazione Under 17. Una stagione in cui riuscirà a togliersi molte soddisfazioni senza però strappare la conferma. È in questo momento che entra in gioco la Lazio. Il club biancoceleste lo porta a Formello aggregandolo alla Primavera di Bonatti. Una stagione sfortunata la prima, che vede il club capitolino retrocedere nel campionato cadetto. Il resto è storia nota, dalla promozione con Bonacina passando per i play-off, fino all'arrivo di Menichini. Alla Lazio si succedono guide tecniche, lui però rimane inamovibile nello scacchiere. Cambia ruolo, questo si. Falbo è un giocatore duttile, che sa muoversi in mezzo al campo ed è capace di offrire grandi alternative. Nasce terzino sinistro, poi avanza come esterno alto per sfruttare la sua abilità nei cross, infine si sposta ancora per ricoprire il ruolo di mezzala. In Primavera è uno dei 4 fuoriquota classe 2000 aggregati (insieme ad Alia, Kalaj e Bianchi). Ben 10 le presenze stagionali, 4 gli assist vincenti già forniti ai compagni. Con l'aquila sul petto ha già raggiunto le 50 presenze, 51 contando anche quella di ieri, la più importante. Vice-capitano alle spalle di Armini, è dotato anche di un buon tiro dalla distanza. Gli manca solo il gol, ma quello, almeno per ora, potrà attendere...