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La Lazio si aggrappa a Milinkovic: è lui il talismano di Inzaghi per battere l'AtalantaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 27 gennaio 2021, 07:25News
di Leonardo Giovanetti
per Lalaziosiamonoi.it

La Lazio si aggrappa a Milinkovic: è lui il talismano di Inzaghi per battere l'Atalanta

Visti i numeri del "Sergente" contro i bergamaschi, abbinati al suo ottimo periodo di forma, la Lazio si aggrapperà ancora una volta a lui.

Un leader a tutti gli effetti. Questo è diventato ormai Sergej Milinkovic-Savic per la Lazio, dominatore assoluto del centrocampo sia dal punto di vista fisico che tecnico. In questa stagione il “Sergente" è salito in cattedra imponendosi come il vero insostituibile della formazione di Inzaghi. Il mister lo carica di responsabilità in campo, certo di venire ripagato da prestazioni il più delle volte sopra la media. È questo il salto di qualità che il serbo sta compiendo grazie alla maturità acquisita ultimamente. Una continuità alla quale è giunto ora, a 25 anni, nel momento più importante della sua carriera, mettendo da parte le leziosità inutili pur continuando a incantare con la sua sconfinata tecnica. Alla consueta eleganza con cui accarezza il pallone ad ogni tocco abbina anche potenza e fisicità con le quali riesce sempre a svettare tra gli avversari. Il colpo di testa che è valso il pareggio nell’ultima sfida contro il Sassuolo fotografa bene tutto il suo strapotere. Sono 10 i gol realizzati con questo fondamentale da quando è alla Lazio, nessun centrocampista di Serie A ha fatto meglio di lui nel periodo.

I NUMERI - Milinkovic è il classico centrocampista "box to box". Ha accettato da qualche anno l’arretramento del suo raggio d’azione, il che lo toglie spesso dalla luce dei riflettori e lo consegna al lavoro sporco. Questo però non gli impedisce di rubare l’occhio e prendersi la scena, anzi. Per diversi motivi quest'anno la Lazio ha dovuto rinunciare a rotazione a Immobile, Luis Alberto e Correa e tra i quattro tenori il più presente è stato lui. 22 presenze e 1.829 minuti totali fin qui tra campionato e coppe nonostante un paio di assenze causa Covid. È stato questo che gli ha fatto acquisire quella leadership che gli mancava negli anni passati. I numeri dell’ex Genk, poi, parlano chiaro. Il serbo è il giocatore della Lazio che macina più kilometri in campo con una media di 11.185 a partita in Serie A, la più alta della squadra. Alle sue doti da maratoneta riesce anche ad abbinare la giusta lucidità nella trequarti avversaria, risultando il più prolifico dei centrocampisti biancocelesti in fase offensiva se si sommano i gol (4, due in meno di Luis Alberto) e gli assist (6, con lo spagnolo ancora a secco) realizzati in tutte le competizioni. Senza contare le 10 occasioni da gol create e i 25 tiri totali in campionato, dati non distanti da quelli del “Mago” (rispettivamente 13 e 34). 

TALISMANO - Contro l'Atalanta, poi, Milinkovic si esalta. In 10 confronti ufficiali contro i bergamaschi, ha timbrato il cartellino ben 5 volte facendone la sua vittima preferita. Reti mai banali, per bellezza o importanza. La prima nel gennaio 2017 con un imperioso colpo di testa, seguito dalla sua prima doppietta in Serie A, la seconda con la maglia della Lazio dopo quella contro il Nizza in Europa League, nel 3-3 della stagione successiva. L’ultimo centro invece è la bordata da fuori area nel primo match del post lockdown dello scorso anno, un gioiello che illuse la banda Inzaghi prima della rimonta degli uomini di Gasperini per il 3-2 finale. In mezzo, infine, c’è lo stacco aereo nella finale di Coppa Italia del 2019 al minuto 81, poco dopo il suo ingresso in campo, che valse il vantaggio e regalò, insieme al gol di Correa, il trofeo alla Lazio. Mercoledì pomeriggio al Gewiss Stadium Milinkovic ripenserà di sicuro a quei momenti e proverà a trascinare la squadra verso la sua sesta semifinale di Coppa Italia nelle ultime 9 stagioni.

Pubblicato 26/01/21