Lazio, i biancocelesti arrivati sul podio agli Europei: Immobile sfata il tabù
Gli Europei sono iniziati. L'Italia all'esordio si è imposta per 2-1 contro l'Albania, assicurandosi una vittoria importante in ottica qualificazione agli ottavi di finale. Una partita, quella di sabato, che ha messo l'uno contro l'altro gli unici due calciatori della Lazio che saranno impegnati a Euro2024 e che proveranno a tenere alti i colori biancocelesti andando il più avanti possibile nella competizione. Più Zaccagni di Hysaj, avrà sulle spalle il peso di onorare la storia laziale e il passato dei grandi giocatori che, da tesserati della Lazio, sono riusciti a salire almeno su uno dei tre gradini del podio.
Come riporta la società sul proprio sito ufficiale, il primo dei sedici a riuscirvi fu Michael Laudrup, che arrivò terzo nel 1984 con la Danimarca. Otto anni più tardi, invece, toccò nel 1992 ai tedeschi Doll e Riedle, che sconfitti in finale dalla Danimarca ottennero la medaglia d'argento. Passa un'altra edizione ed ecco arrivare l'amaro 2000, quando gli italiani Nesta e Negro persero la finale contro la Francia. I due difensori non furono però gli unici a tornare a Roma con una medaglia al collo. Couto e Conceicao, infatti, conquistarono quello stesso anno la terza posizione con il Portogallo. Il difensore ci riprovò anche nel 2004, ma questa volta venne sconfitto in finale dalla Grecia, mentre terza arrivò l'Olanda di Jaap Stam.
Devono passare ancora otto anni prima di rivedere un laziale salire sul podio dell'Europeo. Nel 2012 fu Miroslav Klose a guidare la Germania (eliminata dall'Italia in semifinale) sul gradino più basso. Tra secondi e terzi posti manca solo la tanto attesa vittoria e a sfatare il tabù sono Ciro Immobile e Francesco Acerbi che con la Nazionale italiana, guidata da Roberto Mancini, alzano al cielo l'Europeo nella magica notte di Wembley e interrompono la maledizione portando la Lazio sul tetto d'Europa.