Dall’Instituto a Palermo, come Dybala. I fratelli Watson: “L’Italia un sogno”
Piedi per terra, concentrazione massima sul presente. Ma l’idea di calcare il prato del Barbera che ha fatto conoscere Dybala al mondo intero prima di approdare alla Juve intriga parecchio il giovane argentino. “Oggi gioco per l’Instituto, sono concentrato sul presente. Giocare per il Palermo però, sarebbe davvero bello. Le mie caratteristiche? Come Paulo, sono rapido e mi piace giocare la palla. All’Instituto - spiega il classe 2002 - si parla sempre di lui, del giocatore importante che è diventato”.
Talento cristallino e una personalità invidiabile.
“Prima di mio fratello parlo io”, dice sorridendo il giovane talento che all’Instituto gioca insieme a Nicolas. Il classe 98 fa legna e recupera palloni, lui arriva in porta spedito e fa gioire i tifosi. “Giocare con il proprio fratello è la cosa più bella che ci possa essere. Sarebbe bello continuare a farlo in Italia”. Magari proprio nel Palermo. Chi può dirlo. “La città è molto bella, è la prima volta che andiamo fuori dall’Argentina. Siamo qui per il passaporto. E speriamo di approdare in una squadra europea, ma oggi pensiamo solo all’Instituto”, racconta Nicolas. “Sono un centrocampista che in campo dà tutto, sempre”. La garra non manca. E l’idolo, neanche a dirlo è Gennaro Gattuso. “Ma oggi mi piace molto Verratti, anche se le caratteristiche sono diverse”. Franco e Nicolas, fratelli con il calcio nel sangue. Insieme nella squadra argentina che fu di Dybala. Oggi nella città italiana che ha reso grande Paulo. E un domani, chissà…