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Luis Alberto su Simone Inzaghi: "E' sottovalutato, dopo l'Inter andrà in una big"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
ieri alle 20:23Serie A
di Daniele Najjar

Luis Alberto su Simone Inzaghi: "E' sottovalutato, dopo l'Inter andrà in una big"

L'ex centrocampista della Lazio, Luis Alberto, conosce bene Simone Inzaghi, con il quale ha condiviso la significativa esperienza in biancoceleste. Il quotidiano iberico Marca ha intervistato il fantasista oggi in forza all'Al Duhail in Qatar per parlare dell'allenatore nerazzurro a poche ore da Barcellona-Inter.

Queste le sue parole: "Simone è piuttosto sottovalutato. Forse perché la sua carriera è ancora breve, ma tra Lazio (2016-21) e Inter (2021-25) ha vinto un campionato, tre Coppe dei Campioni, cinque Supercoppe, ha raggiunto una finale di Champions League... e in questa stagione ha lottato per il triplete. Mi piace molto. L'Inter è un grande club, ma se se ne andrà, sarà sicuramente per allenare un altro grande club".

Poi ha sottolineato il suo percorso a salire: "È cresciuto molto come allenatore dai suoi esordi, ma quello che vorrei sottolineare di più è la sua gestione del gruppo. Ci sono pochi allenatori migliori di lui in questo. È difficile trovare un giocatore che parli male di Simone, e questo, nei grandi club, è molto importante", sottolinea Luis Alberto.


Sui tempi alla Lazio, ha sottolineato quanto Inzaghi lo abbia aiutato: "È l'allenatore che meglio mi ha capito come calciatore e come persona. Ricordo che, nella sua prima stagione, non giocavo molto, così gli parlai e gli chiesi di andarmene. Lui rifiutò, promise che mi avrebbe fatto spazio... e mantenne la parola. Nella prima partita mi schierò da numero 10, nella seconda da perno, poi mi utilizzò come centrocampista interno... In ogni caso, mi sono divertito molto con Inzaghi; mi dava molta libertà per creare vantaggio ed essere sempre a contatto con la palla".

Sul sistema di gioco utilizzato: "Il suo 3-5-2 si è evoluto. All'inizio aveva meno opzioni per attaccare e difendere. L'Inter è una squadra molto ben allenata. Subisce pochi gol, ma ne segna tanti... e questo non è scontato. Conoscono il loro gioco a memoria e giocano tutti insieme. Possono difendere a centrocampo, a blocco alto, e hanno una ricchezza di risorse in attacco. Sanno come creare vantaggi sulle fasce con Dumfries e Dimarco, che hanno un'ampia gamma di gioco, o all'interno, giocando palla fuori, con Bastoni e Pavard".

Sulla sfida di stasera infine: "Penso che il Barcellona sia leggermente favorito per via dei suoi talenti individuali. Alla fine, un colpo di genio di Lamine, Pedri o Raphinha potrebbe cambiare la partita in un secondo . In ogni caso, non credo che la sfida si deciderà all'andata. La vedo piuttosto equilibrata".