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Tudor, un boomerang l'uscita infelice sulla Cremonese. Che ora può decidere il suo futuroTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 09:24Serie A
di Raimondo De Magistris

Tudor, un boomerang l'uscita infelice sulla Cremonese. Che ora può decidere il suo futuro

L'Igor Tudor di questi tempi è allenatore in evidente difficoltà. Nei risultati e nelle prestazioni la sua Juventus fin qui è anche peggiore di quella già insoddisfacente della scorsa stagione targata Thiago Motta. Ha quattro punti in meno in campionato dopo otto partite, ha quattro punti in meno dopo tre giornate di Champions League. Ha un gioco che latita, un attacco che non segna. Le statistiche 'Opta' dopo la sconfitta dell'Olimpico, la terza consecutiva, hanno segnalato un dato che in questo senso fotografa bene la situazione: "La Juventus non ha segnato in quattro partite consecutive tra tutte le competizioni per la prima volta dal periodo tra febbraio e marzo 1991 con Luigi Maifredi allenatore". C'erano ancora i due punti per vittoria, da quella Juventus che concluse il campionato al settimo posto sono trascorsi 35 anni. Non proprio un gran segnale. Come se non bastasse tutto ciò, Igor Tudor ci sta mettendo del suo anche nelle dichiarazioni. Dopo la sconfitta contro il Como e alla vigilia della sfida contro il Real Madrid l'allenatore croato se l'è presa anche con il calendario. L'ha fatto con un'uscita infelice: "Sono molto lucido, a me è molto chiaro tutto - disse dalla sala stampa del Bernabeu -. Sono sereno, mi sento motivato nell'andare avanti. Dobbiamo pensare partita per partita, con quello che ci hanno preso a Verona (riferimento agli errori arbitrali, ndr) e con un sorteggio normale con la Cremonese al posto del Milan la Juventus sarebbe stata prima. A quel punto si sarebbe detto grande Juventus e grande mister Tudor. E' così, è così". Parole a cui Davide Nicola, un paio di giorni più tardi, ha risposto in maniera decisamente più elegante: "Francamente penso che intendesse che se avesse incontrato squadre con obiettivi diversi da quelli della Juventus, allora avrebbero potuto avere qualche punto in più. Sono considerazioni sue, certamente è più probabile che chi lotti per lo scudetto vinca più partite contro chi si gioca la salvezza, ma mai dire mai: è il bello del calcio". Dichiarazioni stonate quelle di Tudor, parole che all'indomani della sconfitta contro la Lazio suonano ancora peggio. Perché oggi la Juventus che in otto giornate ha conquistato dodici punti ne ha solo in più proprio della sopracitata Cremonese. Le due squadre hanno fin qui realizzato in campionato lo stesso numero di gol: la Juventus ha una vittoria in più, la Cremonese una sconfitta in meno. Però i numeri sono quelli e nel fine settimana di fronte alla Juventus ci sarà proprio la squadra di Davide Nicola. Una sfida, quella di Cremona del prossimo 1° novembre, che insieme a quella di mercoledì sera contro l'Udinese sarà probabilmente decisiva anche per il destino di un allenatore alla disperata ricerca di un successo che manca ormai da 44 giorni.