Maignan, Vlahovic e Dybala: tre casi diversi per tre rinnovi che sono destinati a far discutere. Quali sono le strategie di Milan, Juventus e Roma? L'annosa questione dei contratti non passa mai di moda
Tra meno di un mese sarà già tempo di calciomercato e mentre tutte le squadre di Serie A, tra una problematica e l'altra, stanno iniziando a pensare dove e quando intervenire ci sono tre giocatori, tre nomi di assoluto rilievo, che a partire dal 1° febbraio saranno liberi di firmare con qualsiasi club, visto che hanno il contratto in scadenza il 30 giugno 2026. Stiamo parlando di Mike Maignan, portiere del Milan che sta incidendo come pochi altri in questo campionato, Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus partito bene in questa stagione ma con un infortunio che lo terrà fuori almeno fino a marzo, e Paulo Dybala, fuoriclasse della Roma frenato solo e soltanto da problemi fisici che non lo lasciano quasi mai in pace.
Maignan e la strategia del Milan.
Partendo dall'analizzare la questione relativa all'estremo difensore rossonero è giusto riavvolgere il nastro di qualche mese e tornare alla scorsa estate, poco dopo la fine del campionato. Maignan, così come Theo Hernandez, poi partito per l'Arabia, aveva di fatto già un piede fuori da Milanello. Il portiere aveva quasi chiuso la valigia per trasferirsi al Chelsea, ma l'arrivo di Massimiliano Allegri sulla panchina del Diavolo ha cambiato tutto. Il tecnico livornese si è infatti opposto con tutto se stesso alla cessione del francese, e ha avuto ragione, con le parti che hanno lasciato tutto in stand-by, dandosi appuntamento alla fine di questa stagione per discutere di un eventuale rinnovo. Le prestazioni super dell'estremo difensore quest'anno lo hanno messo sotto i riflettori e le big d'Europa sono pronte a proporgli stipendi da capogiro ma per il momento è tutto fermo, visto che lo stesso Maignan avrà tempo per prendere una decisione definitiva. Possibile che la questione possa essere rimandata a dopo il Mondiale, dove Magic Mike difenderà la porta della Francia da titolare, ma il Milan sa di avere le carte in mano per poterlo convincere, sfruttando proprio Max Allegri che in estate lo convinse a restare. Impossibile pareggiare, dal punto di vista economico, le offerte che arriveranno dall'Inghilterra ma come già successo anche in altri casi il cuore, e un progetto serio, potrebbero far pendere la bilancia dalla parte del Milan.
Vlahovic e un infortunio che potrebbe essere "amico" della Juventus.
Il secondo caso è quello relativo a Dusan Vlahovic. Del suo contratto attuale si è parlato e riparlato e dopo quattro stagioni e mezzo a Torino il momento dell'addio potrebbe concretizzarsi. La gestione del suo ingaggio non è stata semplice negli ultimi anni, fin dal giorno della sua prima, e unica, firma con la Vecchia Signora. Nel giorno dell'addio alla Fiorentina, cosa ben nota, il serbo mise nero su bianco un accordo con uno stipendio a salire, fino ad arrivare ai 12 milioni di euro netti che percepisce in questa stagione. L'anno scorso Giuntoli provò a più riprese a fissare un summit con Ristic, agente di Vlahovic, senza però ricevere mai una risposta definitiva. Il motivo? Semplice. Chi cura gli interessi del centravanti ha fatto melina per arrivare a un anno dalla scadenza, in modo poi da poter permettere al proprio assistito di firmare con chi vorrà, strappando poi un personale assegno molto cospicuo per le famose commissioni che stanno arricchendo i procuratori soprattutto negli ultimi anni. Ecco, ma l'addio di Vlahovic alla Juve è davvero certo? La risposta è no. Il comportamento dei suoi agenti non invitano certo tutti i club del mondo a intavolare una trattativa importante e almeno fino alla prossima estate non si arriverà al dunque. Come detto, dopo una buona partenza in questa stagione, per Vlahovic è arrivata la doccia fredda dell'infortunio accusato la settimana scorsa e, morale della favola, nessuno adesso si prenderà la briga di mettersi al tavolo della trattativa almeno fino a quando il giocatore non sarà totalmente ristabilito. Un assist per la Juve, che potrà molto probabilmente fare la prima mossa, ma comunque vada a finire è impensabile che il serbo possa strappare, in qualunque caso, uno stipendio che si avvicini a quello attuale.
Dybala e i pensieri della Roma.
Infine il caso Paulo Dybala. Gli infortuni hanno inciso in modo importante nella sua carriera, e questo lo sappiamo benissimo, tanto che se non fosse stato per questi probabilmente avremmo parlato della Joya in chiave Real Madrid o Barcellona, vista la sua classe cristallina, ma così non è stato e allora, a 6 mesi dalla scadenza del suo contratto, la Roma deve decidere se continuare a puntare su di lui o lasciarlo andare. Sia chiaro, avere un giocatore come lui in rosa è sempre un vantaggio, anche a mezzo servizio, ma le parti dovranno trovare la quadra economica. Se Dybala farà un passo verso la Roma, abbassandosi lo stipendio rispetto a quello attuale, possibile che si possa arrivare a una nuova firma, magari per due anni, altrimenti le strade dovranno necessariamente dividersi, con un finale di carriera al Boca Juniors che potrebbe essere quello nella mente dell'argentino. Il tempo non manca, né per lui né per Maignan e Vlahovic, con l'annosa questione dei rinnovi che continua a tenere banco, e non passerà mai di moda.
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