Rovella: "Gattuso mi ha sempre chiamato, l'Italia è il massimo. Infortunio? È stata tosta"
Nel corso dell'intervista rilasciata ai media presenti, tra cui TMW, in occasione della cena di Natale della Lazio, Nicolò Rovella ha parlato così di Tijjani Noslin: "Ci ho sempre parlato anche anno scorso. Fa morire dal ridere, è simpaticissimo, sempre con il sorriso, è una cosa positiva per il gruppo. Sono felice per il gol perché gli dà fiducia, ma è forte, lo dimostrerà in questi mesi".
Quanto le ha dato fastidio non giocare e non poter raggiungere le 50 partite che Sarri ha detto le servivano per diventare un grande regista?
"Tutto tantissimo, mi è dispiaciuto molto non giocare questi mesi con il mister perché avevo iniziato parecchio bene, anche tornando in Nazionale. Nella carriera di un calciatore però credo sia la normalità, l'importante è rialzarsi sempre meglio di come si è caduti. Sono fiduciosi di tornare più in forma di prima, spero che il mister mi faccia fare 50 partite (ride, ndr)".
Ha influito anche la Nazionale nella scelta di operarsi?
"Sì, certo, sicuramente uno ci pensa sempre alla Nazionale. Ho un buon rapporto con Gattuso, mi ha chiamato sempre in questi mesi, lo ringrazio tanto, mi è stato vicino e mi ha aiutato nel recupero. L'Italia, come la Lazio, è il massimo… Non vedo l'ora di tornare con la Lazio, spero anche poi di tornare in Nazionale".
Come ha vissuto l'infortunio mentalmente?
"È stato un periodo bello tosto, l'infortunio è stato più grave di quello che pensavamo, ma sono felice perché vedo la luce in fondo al tunnel. Mi sto riprendendo anche mentalmente".
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