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Biglia e l'addio alla Lazio: "No allo United per il rinnovo, Lotito dormiva durante le trattative"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Oggi alle 19:23Serie A
di Daniele Najjar

Biglia e l'addio alla Lazio: "No allo United per il rinnovo, Lotito dormiva durante le trattative"

L'ex centrocampista di Lazio e Milan, Lucas Biglia, all'età di 39 anni continua a giocare, pur pensando già al domani. L'argentino ha rivelato in una intervista a Diretta.it che pur dovendosi allenare a Bruxelles, la sua vita oggi è da 'pendolare', visto che ogni lunedì mattina prende l'aereo, atterra a Milano e da lì in treno si dirige a Firenze per i corsi di Coverciano, nell'ottica di divenire allenatore: "Poi mercoledì notte rientro a Milano, dove dormo, e riparto giovedì mattina per Bruxelles", ha spiegato. Nel suo futuro dunque potrebbe esserci di nuovo l'Italia, in un'altra veste: "Un giorno sì, ma non per iniziare. Diciamo che per giugno dell'anno prossimo vorrei prendere in mano una squadra, ma in Italia ti chiedono subito risultati", fa notare. Fra le mete preferite come prima tappa, Biglia indica Paesi come Olanda, Belgio e Svizzera, dove "si segue maggiormente un progetto", con più tempo a disposizione per lavorare. Nel corso dell'intervista Biglia ripercorre anche l'addio, contestato dai tifosi, alla Lazio. A proposito di questo porta a galla un retroscena, in merito al motivo per il quale chiese di partire: "Nel 2015 mi era arrivata un'offerta dal Manchester United, quando c'era Van Gaal. Lotito mi disse che non mi avrebbe mai fatto partire, e io accettai a patto che rinnovassimo il contratto. Per giunta lì stava per arrivare Marcelo Bielsa, con il quale poi non si fece nulla. Mi fu promesso un adeguamento di contratto che non arrivò mai", spiega. E le trattative con Lotito, non erano certo facili. Biglia racconta che il numero uno biancoceleste lo "convocava a Formello a mezzanotte", un orario in cui probabilmente finiva di lavorare e poi "si sedeva, mangiava e poi si addormentava!". Il tutto mentre "Tare nel frattempo diceva al mio agente di parlargli che tanto ci ascoltava lo stesso". L'accordo per il rinnovo però non si trovava: "Quando arrivavamo a parlare dell'adeguamento economico promesso dopo aver rifiutato lo United si svegliava e diceva che non poteva per far ingelosire gli altri giocatori o che non poteva perché doveva rispettare il Fair Play Finanziario".