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Lazio, rivoluzione forzata: a Udine Sarri obbligato al 4-4-2TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 06:30Serie A
di Lorenzo Beccarisi

Lazio, rivoluzione forzata: a Udine Sarri obbligato al 4-4-2

Come riassumere perfettamente il 2025 vissuto dalla Lazio? Basta vedere le scelte di formazione che dovrà fare Maurizio Sarri per la sfida di oggi contro l'Udinese. Non avendo potuto scegliere la costruzione della rosa per il mercato chiuso ed essendo in perenne emergenza tra infortuni e squalifiche, il Comandante oggi torna al 4-4-2 utilizzato contro Genoa e Torino. Un sistema di gioco che ha si prodotto molto in fase offensiva, ma messo in mostra anche i limiti difensivi di una squadra che se perde equilibrio va in enorme difficoltà. Gli stessi problemi palesati dalla Lazio di Baroni, che lo scorso anno ha chiuso col terzo miglior attacco subendo però 49 reti, uno sproposito per una squadra in corsa per l'Europa. La Lazio di Sarri ha ridotto drasticamente i gol subiti, solo undici in 16 partite, ma le appena 17 reti segnate manifestano ancora una volta quei limiti dovuti a una coperta troppo corta. Lazio, formazione quasi obbligata a Udine Di fatto non deve neanche scegliere Maurizio Sarri per la sfida contro l'Udinese. La difesa ormai si può recitare a memoria, con Tavares sempre più indirizzato verso l'Arabia Saudita il quartetto davanti a Provedel si compone con Marusic, Gila, Romagnoli e Pellegrini. A centrocampo Vecino e Cataldi in mediana cercheranno di garantire quel minimo di equilibrio in una formazione iper-offensiva. Belahyane sarà l'unico cambio tra i centrocampisti, mentre in panchina ci sarà anche Isaksen per avere una soluzione offensiva in più. Cancellieri partirà ancora dal primo minuto sulla destra, con capitan Zaccagni che rientra dalla squalifica e sarà titolare a sinistra. A supporto del Taty Castellanos farà il suo esordio stagionale da titolare Tijjani Noslin, che non gioca dall'inizio dalla sfida di Europa League contro il Viktoria Plzen del 6 marzo scorso.