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Gregucci: "Troppe critiche per Immobile, resti sereno. Raspadori? Ha numeri"
Angelo Gregucci, allenatore ed a lungo collaboratore di Mancini, ha parlato a Tuttomercatoweb.com della Nazionale e anche del ruolo del centravanti. Stasera vista l'indisponibilità di Immobile giocherà con ogni probabilità Raspadori. "Tutti coloro che sono stati convocati dal ct sono utili alla casa e vengono presi in considerazione. Quanto a Raspadori è un ragazzo giovane, che ha qualità. Necessita di fare la giusta esperienza. Roberto lo ha chiamato in un momento importante e penso che abbia i numeri per fare gradi cose".
Il ruolo del centravanti in Italia è un punto dolente?
"Bisogna fare un distinguo, ci sono opinioni che mi danno fastidio, in particolare la valutazione di Immobile. Ciro deve stare tranquillo e sereno. Credo che possa dare un grande apporto poi bisogna semmai vedere il dopo Immobile. C'è Belotti e ci sono ragazzi giovani a cui serve esperienza internazionale. Sono avvantaggiati se il loro club giochi la Champions che è un appuntamento che ti forma e ti eleva. Ma la serenità di Ciro è fondamentale: stiamo parlando di un attaccante che ha vinto la Scarpa d'oro deve restar tranquillo: ha dimostrato di dare un grande apporto alla Nazionale. Aggiungo che abbiamo elogiato la Spagna che era senza centravanti: se ci sono giocatori bravi non è questione del ruolo del centravanti. Bisogna cercare di proporre qualcosa che sia performante a livello qualitativo e dobbiamo fare questo percorso velocemente perchè il Mondiale è alle porte. Dispiace, tornando ai giudizi, che siamo passati dalla beatificazione di un miracolo sportivo a critiche troppo pesanti sul percorso della squadra verso le qualificazioni ai mondiali. Con la Svizzera a mio parere c'è stata una grande prestazione e non dobbiamo farci condizionare se non è arrivato il gol: gli elvetici hanno eliminato la Francia agli Europei, hanno un'ottima nazionale. Non esasperiamo i giudizi. Resta il fatto che l'Italia di Mancini ha un'identità chiara e precisa".
Il ruolo del centravanti in Italia è un punto dolente?
"Bisogna fare un distinguo, ci sono opinioni che mi danno fastidio, in particolare la valutazione di Immobile. Ciro deve stare tranquillo e sereno. Credo che possa dare un grande apporto poi bisogna semmai vedere il dopo Immobile. C'è Belotti e ci sono ragazzi giovani a cui serve esperienza internazionale. Sono avvantaggiati se il loro club giochi la Champions che è un appuntamento che ti forma e ti eleva. Ma la serenità di Ciro è fondamentale: stiamo parlando di un attaccante che ha vinto la Scarpa d'oro deve restar tranquillo: ha dimostrato di dare un grande apporto alla Nazionale. Aggiungo che abbiamo elogiato la Spagna che era senza centravanti: se ci sono giocatori bravi non è questione del ruolo del centravanti. Bisogna cercare di proporre qualcosa che sia performante a livello qualitativo e dobbiamo fare questo percorso velocemente perchè il Mondiale è alle porte. Dispiace, tornando ai giudizi, che siamo passati dalla beatificazione di un miracolo sportivo a critiche troppo pesanti sul percorso della squadra verso le qualificazioni ai mondiali. Con la Svizzera a mio parere c'è stata una grande prestazione e non dobbiamo farci condizionare se non è arrivato il gol: gli elvetici hanno eliminato la Francia agli Europei, hanno un'ottima nazionale. Non esasperiamo i giudizi. Resta il fatto che l'Italia di Mancini ha un'identità chiara e precisa".
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