Salernitana a casa Lotito. La scalata dalla D e dieci anni di contrasti e...succursali
Ma tutta la gestione Lotito-Mezzaroma è stata accompagnata da tensioni continue. Se le teorie del "galleggiamento volontario" si sono rivelate del tutto deliranti, era molto più comprensibile il discorso legato alla "succursale".
Troppe volte l'acquisto di calciatori a titolo definitivo era legato a promesse a tinte biancocelesti e sono stati tantissimi i laziali a transitare per Salerno senza lasciare un segno tangibile. La lista sarebbe lunghissima, in sintesi ricordiamo i vari Iannarilli, Berardi, Zampa, Chirieletti, Tounkara, Ronaldo, Ricci, Lombardi, Prce, Oikonomidis, Adeleke, Capua, Luciani, Tuia, Kiyine, Dziczek, Durmisi, Pollace, Mendicino, Perpetuini, Rossi, Palombi e Sbraga. Nel mezzo il caso Cicerelli-Maistro (seguiti per anni da Fabiani, portati a Salerno e poi tesserati per la Lazio), le plusvalenze Casasola-Novella (somma complessiva di 6 milioni di euro), il trasferimento di Akpa Akpro che ancora oggi fa discutere e quel Simone Inzaghi che fu allenatore della Salernitana per due settimane prima del dietrofront di Bielsa e della scelta del patron di richiamarlo alla base. Anche l'epilogo non è stato dei migliori, con la piazza che si schierò contro la vecchia proprietà quando si decise di iscrivere la squadra in A con un trust non essendo mai arrivate proposte valide da potenziali compratori. In quel caso Mezzaroma fu espropriato di un bene dopo 10 anni di investimenti per una regola ritenuta "anticostituzionale, sono un imprenditore e mi obbligano a cedere una mia proprietà nei tempi stabiliti da terzi. La vicenda avrà strascichi giudiziari". Alla fine la vicenda si è conclusa nel migliore dei modi: Lotito ha mantenuto la Lazio e oggi lotta per le prime 4 posizioni, la Salernitana è nelle mani di un top player come Iervolino e proverà a riscattare il doppio 0-3 della passata stagione e l'1-6 del lontano 1999. Senza tifosi, tra l'altro, dopo l'invasione della passata stagione. Ma per Lotito resta sempre un derby personale. Perchè, tra dichiarazioni fuori luogo, succursali e atteggiamenti sbagliati, se oggi il cavalluccio marino affronterà l'aquila all'Olimpico lo deve anche a lui.