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TMW RADIO - Cavasin: "Con Vlahovic uno strappo in cui poteva esserci più logica"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 20 ottobre 2021, 20:10Serie A
di Aleandro Laudadio

TMW RADIO - Cavasin: "Con Vlahovic uno strappo in cui poteva esserci più logica"

Alberto Cavasin ai microfoni di Niccolò Ceccarini
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Alberto Cavasin, da agosto allenatore del Barisardo in Prima Categoria, è intervenuto a Stadio Aperto, trasmissione pomeridiana di TMW Radio, parlando di vari temi, a cominciare da questa nuova esperienza professionale: "Mi ha portato la passione, la voglia di stare ancora in campo, di insegnare, mi mancava dopo il covid e mi è ritornata una grande voglia. Mi sono imposto di trovare squadra, son passato dalla proposta della Nazionale del Congo a una passeggiata in Sardegna, dov'è nata una proposta nel giro di un mesi di allenare questa squadra e, nel tempo di quindici giorni, ho accettato. È una delle scelte più azzeccate della mia vita".

Il presidente del Barisardo l'ha coinvolta col suo entusiasmo?
"Questa persona è un amante del calcio di tutti i tempi. Ha un'energia impressionante e con garbo ha toccato tutti i tasti che dovevano essere toccati e mi ha fatto vivere le persone nella sua totale semplicità. Il suo modo d'essere mi ha potato qui. Al ristorante "I Tre Mori da Mario" ormai degusto tutto, nonostante io sia praticamente astemio".

Come è sfumato il passaggio alla guida della Nazionale del Congo?
"Avendo avuto il covid, è andato il mio procuratore a trattare, era già tutto fatto, poi hanno scelto un altro".

Come siete messi in classifica?
"Abbiamo fatto una squadra forte e siamo su questa linea. Abbiamo vinto quattro partite su quattro, tutto in linea con i programmi. Probabilmente troveremo due o tre squadre al nostro livello. Non siamo dilettanti, ho dodici giocatori che sono praticamente professionisti, quattro giocatori del posto. Le altre squadre fanno tre allenamenti a settimana, non cinque o anche più. In questo momento questo valore lo stiamo imponendo in ogni partita. Siamo abbastanza più forti degli altri".


Com'è stato l'impatto con i giocatori?
"Nasco dai dilettanti, sapevo cosa potevo trovare. Con loro sono andato subito in sintonia, mi hanno sempre seguito. Prepariamo le cose e riusciamo a farle in virtù del rapporto che abbiamo. Essere dilettanti è meraviglioso, c'è professionismo nel dilettantismo. Facciamo funzionare tutto con grande dedizione".

In fondo è questa l'essenza del calcio
"È quello che cercavo e che ho sempre vissuto da allenatore, sono sempre stato questo, anche in Serie A, non c'è mai stata altezzosità. Anche a Firenze portavo la torta al magazziniere, mi piaceva viver così, passavo tanto tempo con i giornalisti".

Cosa pensa di Vlahovic?
"Oggi funziona così, ci sono meccanismi che portano a giocare in una squadra avendo già fatto un'altra scelta. Ci sono comportamenti non confacenti alla passione con cui noi lavoriamo. C'è una presunzione in questa scelta, e se c'è una presunzione significa che qualcuno ha subito. Si può trovare un accordo attraverso cui si può andare via tra gli applausi. È uno strappo dove gli interessi potevano essere coniugati diversamente, non con uno strappo, ma con una giusta logica.

È l'anno buono per il Lecce per tornare in Serie A?
"Lo scorso anno ha perso in casa con la Salernitana e non è riuscito ad andare su. L'esperienza dell'anno scorso credo sia servita, il campionato di Serie B è duro e ancora lungo. Con l'organico importante che ha, con una proprietà supersolida, ci sono tutti i presupposti per salire".