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Lecce, Di Francesco: "Al Sassuolo un grande passato, però ci siamo già riaffrontati"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 16:15Serie A
di Simone Lorini

Lecce, Di Francesco: "Al Sassuolo un grande passato, però ci siamo già riaffrontati"

Il tecnico del Lecce Eusebio Di Francesco ha presentato la gara di domani contro il Sassuolo ai giornalisti. Ecco le sue parole raccolte da PianetaLecce.it, a partire dal reintegro di Maleh: "Questa è una cosa condivisa. Ne avevamo parlato in questo periodo in base a tutti questi atteggiamenti positivi che ha avuto il ragazzo, perché si è sempre allenato con noi. È un giocatore che ha delle caratteristiche più offensive rispetto ad altri. Verrà utilizzato come centrocampista più offensivo che difensivo, per sfruttare al meglio le sue caratteristiche. Ovviamente è un reparto dove siamo pieni in questo momento. Il numero è alto, però avere un giocatore in più di esperienza come lui ci potrà dare sicuramente un supporto maggiore sia a gara in corso sia a partita iniziata". In che condizioni sono rientrati i Nazionali e quanto influirà sulle scelte? "Sulle scelte indicativamente no, perché si sono allenati tutti in questi due giorni. Magari mi è dispiaciuto non averli a disposizione per tutta la sosta per andare un po' a migliorare determinati meccanismi sia offensivi che difensivi, però sono tornati con la testa giusta, con la voglia di far bene e di riprendere il cammino appena lasciato". Il 50% dei gol il Sassuolo li ha realizzati nei 15 minuti centrali del secondo tempo, così come nella stessa fascia li ha subiti il Lecce. E' qualcosa su cui si può ragionare? "Le statistiche vanno prese nel modo giusto. Devo dire che ci può stare, perché magari loro entrano meglio tra il primo e secondo tempo e noi magari non entriamo bene. Su queste cose noi ci stiamo molto attenti e cerchiamo di curarle maggiormente. Ovviamente siamo solo all'inizio ed è presto per ragionare su una statistica. Dopo 10-12 partite si riescono ad avere delle statistiche ben definite che ti possono dare un supporto reale a quelli che sono gli atteggiamenti della squadra, sia tua che quella avversaria. Però io vi invito a fare molta attenzione sulle statistiche: spesso passaggi sbagliati, passaggi indovinati, dipende come li fai. Se non rischi mai, non sbagli mai; se rischi qualcosina in più, il rischio di errore c'è. Dipende sempre da quello che tu vai a scegliere durante le gare". Le sensazioni prima di affrontare la sua ex squadra? "È un grande passato, però ci siamo riaffrontati in diverse occasioni. Dico che ho tantissimi amici, non li avrò per 95 minuti, ma dopo li riavrò. Tanti amici con cui ho condiviso grandissime gioie. Abbiamo fatto veramente qualcosa di importante. Spesso ci si dimentica con troppa facilità quello che ha fatto negli anni il Sassuolo, partendo dalla Serie B, compresa l'Europa League. Grandi momenti, grandi gioie e grandissimi ricordi. Per quello mi auguro di poter togliermi le stesse soddisfazioni anche qui". Ci si può aspettare una partita più prudente da parte di entrambe le squadre domani? "Io so la partita che voglio fare, non so quella che vogliono fare gli altri, questo è sicuro. Quello che non dobbiamo perdere è la grande umiltà che abbiamo adesso nel lavorare di squadra, lo spirito che si è creato, l'atteggiamento di gruppo, la capacità di mantenere questa squadra spesso corta, compatta, sia quando ci abbassiamo che quando ci alziamo. Questo è il nostro obiettivo ed è il mio obiettivo. Al di là di quella che sarà la partita di domani, sicuramente loro venendo da due vittorie consecutive saranno maggiormente spregiudicati. Verranno a cercare la terza vittoria, come noi cercheremo la seconda vittoria consecutiva. Non possiamo esimerci da determinati atteggiamenti, da determinati comportamenti. Si parla di comportamenti giusti, sani, e la squadra li deve avere. Una squadra che lotta per determinati obiettivi, ma anche una che lotta per altri obiettivi, deve avere il concetto di spirito di squadra, di lavoro e di abnegazione, di lavorare per il proprio compagno". Su Camarda: "Io della sua maturità mi sembra di averne parlato un mese e mezzo fa. Adesso è troppo facile dirlo. Devo dire che invece lui, più che maturità, in questo caso mi auguro che mantenga un po' di spensieratezza. Vado un po' controcorrente. Lui deve essere spigliato come quando entra, come quando ha giocato all'inizio, che si mette a disposizione della squadra e viva al meglio questo suo momento felice, cercando di fare quello che gli riesce, non soffermandosi sull'errore, sia suo che dei propri compagni. Questa è l'unica cosa che non deve fare. Per il resto, che si goda il momento, che continui anche a fare gol con noi quando ne avrà la possibilità, sia che giochi dall'inizio che da subentrato. Oggi devo dire che nella mia squadra, se c'è un ballottaggio sempre prima delle partite, in questo momento sono lui e Stulic, e sono contento di questo sano ballottaggio tra i due, perché tutti e due in allenamento spingono per poter dimostrare di voler giocare dall'inizio, e per me come allenatore è una cosa molto importante". Il Lecce è vicino alla sua idea di calcio? Sicuramente c'è stata una crescita su quello che ho detto prima, però ci sono anche tante cose da migliorare. Dobbiamo essere un pochino più bravi anche nella gestione della palla, commettendo magari meno errori superficiali. Siamo cresciuti dal punto di vista difensivo perché abbiamo commesso qualche errore di troppo nelle prime gare, anche individualmente ma anche nei movimenti di reparto. Per quello il lavoro sta dando un pochino i suoi frutti, ma non basta, perché siamo solo all'inizio. Essere umorali? Tutte le piazze sono umorali, il calcio è umorale, il nostro sport è umorale, è un po' tutto quello che ci circonda. Noi dobbiamo avere la capacità di capire i momenti, di saper non essere tifosi, ma essere professionali e capire veramente dove andare a toccare i tasti giusti per mantenere all'interno della squadra quel livello di attenzione, di capacità di stare dentro sia all'allenamento che alle partite in maniera costante. Marchwinski sarà l'alter ego di Coulibaly? "Ce ne sono tanti di alter ego che possono giocare al posto di Coulibaly per quello che sta facendo in questo momento. Abbiamo Helgason, abbiamo Sala per caratteristiche, abbiamo Maleh che ho nominato prima. Marchwinski è proprio uno specialista del ruolo: si vede proprio per come si muove, per le caratteristiche che ha, per le movenze, per la tecnica. Però non è ancora a posto, nel senso che, secondo me, deve fare ancora un percorso di 10-15 giorni di lavori ad altissima intensità. Pensavamo fosse un pochino più avanti: non sarà convocato sicuramente in questa partita, ma sta lavorando per tornare al meglio e trovare la condizione migliore per poter entrare a lavorare con continuità nel gruppo. E' un trequarti, un centrocampista offensivo, quello sì. Nel mio modello di gioco, diciamo che è il trequartista. Se dovessimo giocare a tre, sarebbe la mezzala un pochino più offensiva rispetto all’altra". Su Stulic: "Secondo me sta facendo un ottimo lavoro di squadra. Sicuramente ci sono state partite dove è stato più brillante rispetto ad altre, però è un giocatore che io credo abbia delle caratteristiche che ci possono veramente aiutare. Gli manca il gol, gli manca la capacità di essere pericoloso, perché un attaccante vive di quello. Però più che altre soluzioni non è che posso ricambiare di nuovo: ho cambiato un sistema di gioco per avvicinare un giocatore più vicino all’attaccante e credo che abbia dato i suoi frutti. Sicuramente deve trovare quella serenità, quella continuità e trovare il gol. Manca solo quello per poi essere tranquilli. Camarda l’ha trovato, però credo che siano due giocatori che ci daranno grandi soddisfazioni da qui alla fine del campionato. Per quello lavoreremo nella direzione di poterli mettere entrambi nelle migliori condizioni per poter far gol". Sul tipo di lavoro fatto durante la sosta: "Bisogna ridare subito degli input importanti a chi è tornato, perché non sono più in nazionale ma sono rientrati con il club. Devo dire che tanti ragazzi sono abituati a questo tipo di situazioni. Trovarsi con la nazionale è rispetto al club. Abbiamo rivisto qualcosa che abbiamo fatto col Parma, abbiamo riportato un po’ la squadra nella direzione giusta. Poi quelli che hanno lavorato per tutta la settimana sono quelli che riconoscono sempre meglio quelle che sono le mie richieste, e devo dire, vedendo gli ultimi due allenamenti, gli altri si sono riadattati immediatamente a quelle che sono un po’ le mie richieste".