
Lecce, Di Francesco: "Pensavamo Marchwinski fosse più avanti. A Stulic manca solo il gol"
Non c'è solo Francesco Camarda tra gli attaccanti promettenti del Lecce, ma anche Nikola Stulic, che sta sgomitando per trovare spazio. Intervenuto in conferenza stampa, Eusebio Di Francesco, tecnico dei salentini, ne ha parlato così alla vigilia della sfida contro il Sassuolo, come riporta PianetaLecce.it: "Sta facendo un ottimo lavoro di squadra. Sicuramente ci sono state partite dove è stato più brillante rispetto ad altre, però è un giocatore che io credo abbia delle caratteristiche che ci possono veramente aiutare. Gli manca il gol, gli manca la capacità di essere pericoloso, perché un attaccante vive di quello. Però più che altre soluzioni non è che posso ricambiare di nuovo: ho cambiato un sistema di gioco per avvicinare un giocatore più vicino all’attaccante e credo che abbia dato i suoi frutti. Sicuramente deve trovare quella serenità, quella continuità e trovare il gol. Manca solo quello per poi essere tranquilli. Camarda l’ha trovato, però credo che siano due giocatori che ci daranno grandi soddisfazioni da qui alla fine del campionato. Per quello lavoreremo nella direzione di poterli mettere entrambi nelle migliori condizioni per poter far gol".
Marchwinski sarà l'alter ego di Coulibaly?
"Ce ne sono tanti di alter ego che possono giocare al posto di Coulibaly per quello che sta facendo in questo momento. Abbiamo Helgason, abbiamo Sala per caratteristiche, abbiamo Maleh che ho nominato prima. Marchwinski è proprio uno specialista del ruolo: si vede proprio per come si muove, per le caratteristiche che ha, per le movenze, per la tecnica. Però non è ancora a posto, nel senso che, secondo me, deve fare ancora un percorso di 10-15 giorni di lavori ad altissima intensità. Pensavamo fosse un pochino più avanti: non sarà convocato sicuramente in questa partita, ma sta lavorando per tornare al meglio e trovare la condizione migliore per poter entrare a lavorare con continuità nel gruppo. È un trequarti, un centrocampista offensivo, quello sì. Nel mio modello di gioco, diciamo che è il trequartista. Se dovessimo giocare a tre, sarebbe la mezzala un pochino più offensiva rispetto all’altra".
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